Alessandro Parini, morto nell'attentato a Tel Aviv. Le lacrime del papà: «Era appena arrivato». Gli amici: «È apparsa l’auto, lui è stato trascinato a terra»

Laurea con 110 alla Luiss, 35 anni, aveva intrapreso la carriera da amministrativista

Venerdì 7 Aprile 2023 di Mauro Evangelisti e Francesco Pacifico
Alessandro Parini, il turista romano morto nell'attentato a Tel Aviv: avvocato, era laureato alla Luiss. Aveva 35 anni

Venerdì santo. Al mattino Alessandro Parini, 35 anni, avvocato amministrativista romano, amante dei viaggi, parte con un gruppo di amici per trascorrere le vacanze a Tel Aviv. Alla sera suona il telefono del padre Enzo, rimasto a Roma, avvocato anch’egli. A chiamarlo è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per una di quelle telefonate che - come scrive Sandro Veronesi ne “Il Colibrì” - un padre non vorrebbe mai ricevere. Gli comunica che purtroppo il turista ucciso in un attentato terroristico a Tel Aviv è suo figlio. Alessandro era appena arrivato in Israele per le vacanze pasquali, e con gli amici stava passeggiando sul lungomare, sul marciapiede, dove ti puoi sentire al sicuro dalle automobili.

Invece il terrorista ha ucciso come altri prima di lui avevano fatto in passato a Nizza sulla Promenade nel 2016, come a Barcellona sulla Rambla nel 2017: con l’automobile ha puntato alla folla. E tra i tanti ha ucciso proprio il giovane avvocato romano Alessandro Parini. A Roma ricorda l’avvocato Aristide Police, titolare dello studio in cui Parini era avvocato associato: «Alessandro era un ragazzo adorabile ed un professionista brillante e impegnato». Tra gli italiani che ieri sera erano con Alessandro c’è chi ricorda: «Stavamo camminando insieme sul lungomare, e all’improvviso è apparsa la macchina. Ci siamo mossi immediatamente e il terrorista è corso verso i nostri amici. È caduto a terra e ha iniziato a sanguinare dalla testa».

Chi era Alessandro Parini

Alessandro era innamorato dei viaggi, anche in medio Oriente: alcune delle foto più belle che ha lasciato sui social lo ritraggono in Giordania. E poi in bicicletta sul lungotevere ma anche a Milano vicino al Duomo. Dopo le medie, Alessandro aveva frequentato l’Istituto Massimiliano Massimo, all’Eur. Nel 2006 si era iscritto alla Luiss e cinque anni dopo si era laureato in Giurisprudenza-Diritto societario e tributario con 110 e lode, la tesi sui “Profili pubblicistici degli accordi nella riscossione dei tributi: la transazione fiscale”. Dopo il dottorato in diritto pubblico all’Università Tor Vergata, aveva lavorato per un importante studio internazionale, impegnato soprattutto nel diritto amministrativo, con attenzione ad ambiente e urbanistica.

 


Ricordi

Aveva poi iniziato la sua esperienza professionale alla Police & Partner, mentre l’anno scorso era stato ammesso al patrocinio avanti la Corte di Cassazione. Ma non c’era solo la serietà del suo impegno come avvocato di successo, c’erano le uscite con gli amici, i brindisi, i viaggi, la spensieratezza. Spiega il ministro Tajani, che ha «espresso vicinanza» al padre: «Il terrorismo non ha pietà, va condannato con grande fermezza». Aggiunge il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «C’è profondo cordoglio per la morte del nostro concittadino Alessandro Parini, vittima del vile attentato a Tel Aviv, insieme ad altri turisti rimasti feriti. Condanniamo fermamente il terrorismo. Ci stringiamo al dolore delle famiglie».

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 13:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA