Scontri al derby, si teme regolamento di conti tra tifosi, alta tensione per Roma-Inter (gemellata con la Lazio)

La polizia monitora i cambi di vertice

Venerdì 12 Gennaio 2024
Scontri al derby, si teme regolamento di conti tra tifosi, alta tensione per Roma-Inter (gemellata con la Lazio)

Lo scontro è appena iniziato.

Se le sono promesse, a suon di provocazioni fin dal primo minuto del derby, con quegli striscioni che da una curva all'altra hanno aizzato la foga e il delirio inaccettabile sfociato poi con il lancio di petardi, la guerriglia in strada, il ferimento di alcuni tifosi. Un mercoledì nero sul fronte dell'ordine pubblico. La polizia è riuscita a contenere molti "rigurgiti" ma gli ultrà sono tornati a lasciare un segno. Laziali e romanisti ancora una volta a promettersele di santa ragione e darsele, laddove è stato possibile, con gli ultrà più violenti che sono riusciti ad emergere anche grazie all'evidente assenza di "leader". In calendario ci sono già due appuntamenti che dovranno essere monitorati con attenzione perché quanto accaduto mercoledì pare sia solo l'inizio.

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GLI APPUNTAMENTI

Il dieci febbraio la Roma incontrerà l'Inter, gemellata con i laziali, e i disordini potrebbero ripresentarsi in attesa di un altro derby, quello che si disputerà all'Olimpico il prossimo 10 aprile (orario ancora da definire). C'è chi nel sottobosco delle tifoserie parla già di "regolamento di conti". Ed ecco che le occasioni non mancherebbero neanche. Già lo scorso novembre, in occasione di un altro derby, si era avuto un assaggio di quello che poi è deflagrato, all'epoca però gli scontri furono evitati. Mercoledì non è stato completamente possibile.
Quello che c'è oggi nelle frange più estreme delle tifoserie biancocelesti e giallorosse è un groviglio di confusioni. Ruoli che si mischiano, posizioni "fluide", infervorati dell'ultima ora che trovano spazio. In Curva Sud, il "gruppo Roma" ha fagocitato i Fedayn, parte dei quali "risorti" nel "gruppo Quadraro": stesso simbolo ma senza le presenze di coloro che rimasero invischiati nel furto dello striscione. Pare siano oggi la minoranza insieme ad alcuni ultrà "sciolti". Nella Nord, archiviati i tempi di Piscitelli & co., dopo un primo tempo di riordino e archiviata anche la "reggenza" di Franco Costantino, a seguito di alcuni dissidi interni che si sono palesati a inizio campionato con l'ingresso di diversi albanesi, la "regia" pare sia tornata a un vecchio laziale mentre le figure che una volta erano di primo piano si sono spostate in tribuna Tevere. Altra "prospettiva" di campo. Altre logiche. Ora bisognerà capire che piega prenderà lo scontro nelle prossime partite. Intanto c'è il "carosello" degli sfottò. Che bastano e avanzano per promettersi una guerra incomprensibile ai più.

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