Non è un romanzo di Victor Hugo o Lev Tolstoj ma è la storia che i residenti del Villaggio olimpico raccontano da anni. «Il parcheggio di via Austria al villaggio olimpico è stato sempre una “camperopoli” sempre occupato da almeno 4-5 camper di nomadi tutti i giorni - dice una residente di via Portogallo che si affaccia proprio sul piazzale - ma ce ne è uno dove scendono tutte le mattine una decina di ragazzini non si sa come riescano a viverci».
La famiglia
Nel camper ormai fisso nel parcheggio ci abitano un nomade con sua moglie incinta e i loro 11 figli, che spesso come hanno raccontato i genitori degli altri bambini non vanno a scuola e sono abbandonati a loro stessi. «I bimbi sono iscritti qui ma li vediamo pochissimo quasi mai - dicono - i genitori non li mandano a scuola e secondo noi i servizi sociali dovrebbero vigilare di più indipendentemente del reddito di cittadinanza e dei sussidi che ricevono c’è un problema di abbandono di minori che li fa vivere senza regole nella marginalità più totale». Un problema sentito al Villaggio olimpico che si va ad aggiunger agli altri già denunciati in passato anche dalle istituzioni: «Le camperopoli al Flaminio e delle aree adiacenti devono finire - dice il consigliere Francesco De Salazar - c’è bisogno che il sindaco emetta un’ordinanza ad hoc per far cessare lo stazionamento dei camper di nomadi che ormai va avanti da anni, non si può limitare il discorso solo al codice della strada, è un problema anche sociale che riguarda norme igieniche-sanitarie, legalità e minori che vivono all’interno di un camper senza i requisiti minimi di vivibilità, con genitori irresponsabili che percepiscono il reddito di cittadinanza ma che rovistano nei cassonetti della spazzatura e non si preoccupano dei lori figli commettendo atti di microcriminalità quotidiani».