Si riaccende il palcoscenico di Letterature festival internazionale di Roma, unica rassegna in cui grandi autori di tutto il mondo - tra i quali quest’anno Margaret Atwood, William T.
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L’ANNIVERSARIO
La storica manifestazione dell’estate romana, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e curata dall’Istituzione Biblioteche di Roma, arriva alla sua ventiduesima edizione. E il tema, La memoria del mondo, è stato scelto in onore di Italo Calvino, di cui proprio quest’anno - il 15 ottobre - si celebra il centenario della nascita. Sarà proprio il suo racconto con questo titolo ad aprire la rassegna il 3 luglio, attraverso la voce di Luigi Lo Cascio. «Un titolo particolarmente adatto, non solo perché il Palatino è la memoria del mondo, ma anche perché questo era un libro che Calvino voleva far arrivare anche a chi non era abituato a leggere», ha detto alla presentazione la curatrice Simona Cives, responsabile della Casa delle Letterature, che si è avvalsa di un comitato scientifico composto da autori come Paolo Di Paolo, Melania Mazzucco, Davide Orecchio, Igiaba Scego e Nadia Terranova.
Letterature è «uno degli appuntamenti culturali più importanti», nel panorama della Capitale, ha detto l’assessore alla cultura Miguel Gotor, «per le modalità in cui si svolge, con scrittori che donano un loro testo e lo leggono in un contesto di straordinaria bellezza». Il nuovo presidente delle Biblioteche di Roma Giovanni Solimine (a capo anche della Fondazione Bellonci) sottolinea l’offerta delle «voci più interessanti, italiane e non, della letteratura contemporanea». Voci «all’insegna della leggerezza, come sarebbe piaciuto a Calvino», ha detto il coordinatore artistico e regista Fabrizio Arcuri, che ha annunciato la presenza di acrobati e funamboli.
Ma vediamo il programma. A cominciare dalle anteprime, che si svolgeranno nella Casa delle Letterature. Si parte in bellezza giovedì prossimo (ore 19) con la scrittrice anglo-nigeriana Bernardine Evaristo, che parlerà del suo Ragazza, donna, altro (Edizioni SUR), che ha vinto il Man Booker Prize nel 2019 (ex aequo con Margaret Atwood) e un British Book Award. Si continua il giorno successivo, 9 giugno, con la grande scozzese Ali Smith, che presenterà Coda (SUR). E non basta: il 13 giugno sarà la volta di Streghe (Alter Ego Edizioni) della messicana Brenda Lozano; venerdì 16 giugno è previsto l’incontro con la cinquina finalista del Premio Strega; e infine giovedì 22 giugno la scrittrice di origine liberiana Anna Maria Gehnyei, in arte Karima 2g, che presenterà Il corpo nero (Fandango).
AL FORO
Poi si parte con gli appuntamenti allo Stadio Palatino (Via di San Gregorio 30, ingresso gratuito, a partire dalle 21). Si parte il 3 luglio con gli inediti presentati dal grande scrittore basco Fernando Aramburu, dalla scrittrice statunitense d’origine giapponese Julie Otsuka e dal premio Goncourt du Premier Roman 2008, Jean-Baptiste Del Amo. Al secondo appuntamento, il 5 luglio, sarà la volta della grande autrice canadese de Il racconto dell’ancella, Margaret Atwood, più volte candidata al Nobel, del Premio Strega Paolo Giordano, che ha appena pubblicato il suo romanzo sul futuro, Tasmania, e la scrittrice di culto messicana Valeria Luiselli. Il 9 luglio ci sarà anche il futuro vincitore (o vincitrice) del Premio Strega (che si conoscerà il 7 luglio), oltre alla britannica Jeanette Winterson, e al turco o Burhan Sönmez.
LA GUERRA
Grande interesse anche per l’intervento dell’ucraina Katja Petrowskaja, Premio Strega Europeo 2015. Martedì 11 si riparte con Bernardo Zannoni, 28 anni, più giovane vincitore del Campiello nel 2022 con I miei stupidi intenti (Sellerio), che sarà accompagnato dal poeta ed editore inglese Sam Riviere, e dal grande autore americano William T. Vollmann, vincitore del National Book Award 2005. Gran finale giovedì 13 luglio, con il romanziere e accademico francese David Diop, lo scrittore Premio Strega Nicola Lagioia e la scrittrice nata ad Addis Abeba e residente a New York Maaza Mengiste.