Il Tennis Club Parioli ricorda il capitano della Roma Agostino Di Bartolomei.
«Siamo onorati di avere questo parterre d’eccezione, sebbene io sia della Lazio», dice ironicamente Cerasi. Prendono posto circa 75 persone tra soci del sodalizio ed amici. «Non voglio togliere nulla a Totti - sottolinea Rocchi - ma il mio capitano sarà per sempre Agostino». «Dopo quasi trenta anni - aggiunge Luca Di Bartolomei - tutta questa partecipazione non è scontata. Ho passato buona parte della mia vita a riflettere su che cosa rimanesse di Agostino e della nostra famiglia. E di quanto, da figlio, io non abbia mai accettato la sua decisione di uccidersi. Ma ora che sono diventato padre ho imparato che i genitori vanno amati anche se sbagliano. La storia di mio padre è fatta di trionfi e poi di un fallimento. Bisogna curare le fragilitá, che è il problema del nostro tempo. Non abbiate paura delle fragilità».
La commozione è palpabile. Applaude anche Marco Ceccobelli, vice presidente del Roma Club Parioli. «Ago - ricorda Righetti - lavorava sempre per la squadra e vigilava su tutti noi. Mi ha insegnato ad onorare le tifoserie e la maglia giallorossa». Dopo il cocktail, parte il video ricordo del “capitano” mentre nell’aria risuonano le note di Antonello Venditti che parlano del calciatore scomparso. Dinner a seguire a base di goloso risotto cacio e pepe con carciofi croccanti, calamarata con verdurine e julienne di bacon, parmigiana di zucchine e speck. Sciarpa e cappello del Roma Club Parioli in dono agli ex campioni: ed è subito foto ricordo di gruppo.
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