Probabilmente per l’audio della tv troppo alto, c’è stata una feroce aggressione a colpi di mannaia.
I SOCCORSI
È la polizia che è intervenuta insieme al 118. L’appartamento era ricoperto di sangue. Tracce sul pavimento e anche schizzi sulle mura. Il ferito è stato subito caricato sull’ambulanza che l’ha trasportato all’ospedale Sant’Eugenio. Al pronto soccorso è arrivato in codice rosso. I medici hanno riscontrato profonde ferite alla testa e al volto. I colpi di mannaia gli hanno sfondato gli zigomi e anche altre ossa sempre sul volto. La giovane vittima è stata subito sottoposta ad un primo delicato intervento chirurgico. Dovrà farne poi altri di carattere maxillofacciale.
IL SOPRALLUOGO
Gli investigatori hanno effettuato il sopralluogo sul luogo dell’aggressione. È intervenuta la polizia scientifica che, fra l’altro, ha sequestrato la mannaia. Nessun dubbio che sia stata usata nel ferimento. L’arma bianca è stata trovata completamente sporca di sangue. La polizia l’ha presa indossando guanti in lattice proprio per non cancellare le impronte. È stato accertato che i tre bengalesi da oltre un anno vivono nello stesso appartamento. Di lavoro c’è uno che svolge attività in un supermercato. Gli altri due in una pescheria. Ascoltato il bengalese che ha salvato il connazionale.
«Stavo dormendo - ha raccontato alla polizia - quando ho sentito dei rumori ma anche della grida. Sono andato a vedere ed ho visto che uno dei miei coinquilini aveva in mano una mannaia con la quale stava colpendo l’altro. Una scena raccapricciante. C’era sangue dappertutto. Io ho con molta fatica sono riuscito a bloccarlo da dietro e ho fatto in modo che gettasse la mannaia. Era completamente fuori controllo. Uno spettacolo atroce, tanto sangue che usciva dalle ferite riportate alla testa». La polizia essendo arrivata sul posto dopo pochi minuti è riuscita ad arrestare l’aggressore. Poi, c’è anche il bengalese che ha salvato l’amico. La sua testimonianza è importante per ricostruire quanto accaduto.
I RESIDENTI
Sotto choc anche i residenti della via in cui abitano i ragazzi. «Abbiamo sentito urlare in modo disumano - raccontano in strada alcuni vicini - solo quando è arrivata la polizia abbiamo iniziato a capire che la cosa era davvero grave. All’inizio solo urla in una lingua incomprensibile, poi rumori di mobili e altre urla ancora». «Abbiamo sentito dire che la rissa è scoppiata dal volume troppo alto della tv - racconta una giovane coppia - è impensabile che si arrivi a questo. Quel giovane si è salvato grazie all’amico che in quel momento si trovava nell’appartamento». E c’è chi aggiunge: «Non è la prima volta che si sente litigare, non so se si tratta delle stesse persone o di altre. Ma queste cose non dovrebbero mai accadere».
Insomma non ci sarebbero dubbi che a colpire con la mannaia sia il bengalese che è finito in manette. L’uomo è accusato di tentato omicidio. Questo vuol dire che è stato trasferito in carcere dove sarà ascoltato dal magistrato.
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