Grave bimbo di 4 anni travolto da un'auto a Torre Maura, ferito anche il nonno

La Smart stava facendo retromarcia

Martedì 21 Marzo 2023 di Raffaele Marra
Grave bimbo di 4 anni travolto da un'auto a Torre Maura, ferito anche il nonno

Un bimbo di 4 anni la sera di sabato scorso alle 20.30 in via dei Colombi 32 all'altezza di via dei Gabbiani a Torre Maura, nel quartiere della periferia est di Roma, è stato investito mentre passeggiava col nonno 76enne.

Dalle testimonianze e dalle prime ricostruzioni degli agenti del VI gruppo Torri di Roma Capitale di via Cambellotti, i due stavano attraversando e sono stati investiti da un 38enne a bordo della sua Smart Forfour che stava facendo retromarcia, ma non accorgendosi dei due durante la manovra, li ha urtati con violenza.


I TESTIMONI
«La Smart era parcheggiata in via dei Gabbiani e per evitare di fare manovra è uscita in retromarcia su via dei Colombi, non ha visto i pedoni e li ha investiti - dice una passante - è una manovra pericolosa che fanno in molti, via dei Gabbiani è una strada senza uscita e per evitare di fare inversione di marcia rischiano l'incidente o di investire qualcuno, poi in quell'incrocio c'è solo lo stop ma non ci sono le strisce pedonali, dovrebbero pensare a quelle luminose».


Il conducente dell'auto si è subito fermato per prestare i primi soccorsi, poi sono arrivati i sanitari del 118 che hanno trasportato il nonno al Policlinico Tor Vergata in codice arancione, mentre il bimbo di soli quattro anni è stato portato al policlinico Casilino in codice rosso e successivamente trasferito all'ospedale Bambino Gesù.
«Il bambino è arrivato sabato sera ed è stato ricoverato subito in terapia intensiva in prognosi riservata - dicono dal Bambino Gesù - successivamente nei giorni seguenti la prognosi è stata sciolta, adesso è ancora grave ma non è più in pericolo di vita».


Gli inquirenti intanto continuano le indagini per constatare lo stato di salute del conducente al momento del fatto in attesa che arrivino i risultati degli esami tossicologici (alcol test e test antidroga) test importanti che permetterebbero di verificare da una prima analisi se la causa è stata dovuta solo a disattenzione, una manovra errata o è stato condizionata da uno stato si alterazione. Continuano in parallelo da parte della polizia gli esami dei rilievi fatti sul posto per chiarire le dinamiche esatte dell'incidente.


Un periodo funesto quello di marzo per la capitale. Sono stati infatti due i pedoni ad essere investiti e uccisi nella notte del 1° marzo a Roma. Due cittadini stranieri di 40 e 46 anni, il primo travolto sul lungotevere all'altezza del ponte della Musica da un 34enne alla guida di un Audi A1, la seconda vittima travolta davanti alla stazione metro di Eur Magliana da un 60enne alla guida di una Renault Kadjar. Un terzo investimento meno di dieci gironi fa, avvenuto in zona Ottavia, il 12 marzo, nella periferia nord ovest di Roma, sulle strisce pedonali una donna e il suo cane mentre attraversavano sono stati investiti e hanno perso la vita, un tragico incidente rivelatosi mortale nell'impatto, questa volta l'autista 19enne guidava una Smart fortwo.


L'OSSERVATORIO
Un allarme lanciato, quello delle morti sulle strade dovute a incidenti, dall'Osservatorio Asaps-Sapidata, l'Associazione sostenitori della Polizia stradale, che nell'ultimo periodo secondo i dati raccolti e diffusi parlano di "una strage senza fine", con un decesso ogni 17 ore. Sempre secondo i dati forniti dall'Osservatorio i pedoni morti dall'inizio dell'anno in Italia sulle strade sarebbero 104. I dati che interessano il Lazio sono molto preoccupanti con 24 decessi, quasi un quarto del totale, di cui 13 a Roma. Per le altre regioni seguono Lombardia (12), Emilia-Romagna e Campania (10). Cinquantuno decessi sono avvenuti a gennaio, 36 a febbraio e già 17 a marzo: il contatore è aggiornato a domenica 18, con dati rilevati da notizie stampa e dai referenti Asaps sul territorio. Le vittime sono 74 uomini e 32 donne, e gli anziani sono sempre più indifesi: 43 pedoni avevano più di 65 anni.

Sono 104 pedoni quelli morti quindi nell'impatto dell'investimento, un numero in salita conteggiando i decessi successivi che avvengono in ospedale, un dibattito che riapre il discorso sull'urgenza degli interventi strutturali e soprattutto degli attraversamenti pedonali, senza trascurare quelli deterrenti relativi all'eccessiva velocità.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA