Roma, presa la banda dell'oro: dallo spaccio di droga ai furti in case di lusso

Il blitz nasce da un'inchiesta sul traffico di stupefacenti tra l'Albania e Bari

Giovedì 28 Settembre 2023 di Laura Bogliolo
Roma, presa la banda dell'oro: dallo spaccio di droga ai furti in case di lusso

Dalla pista della droga arrivata dall'Albania a Bari per poi essere smerciata a Roma, a quella dei furti nelle case di lusso della Capitale.
Lingotti d'oro, orologi del valore di migliaia di euro, collane, anelli, ma anche argenteria nel bottino di una banda di otto persone arrestate ieri grazie alle indagini della direzione distrettuale antimafia.

Raffica di furti notturni a Conca d’Oro, raid nei bar e negozi: «Sette colpi in una notte»

Da pusher della droga che arrivava dal Sud, come accertato dagli agenti, i componenti della banda (5 di nazionalità albanese, 2 italiani e 1 macedone) si erano trasformati in gruppo specializzato nelle incursioni negli appartamenti della Roma "bene": colpivano prevalentemente di notte, dopo aver effettuato numerosi sopralluoghi della zona e della casa da svaligiare. Il lavoro da "talpa" veniva effettuato da persone esterne dalla banda, che venivano remunerate di volta in volta per il "loro lavoro". Poi la banda entrava in azione con raid mirati, veloci e a colpo sicuro. Il bottino poi veniva rivenduto illegalmente nell'hinterland capitolino.

I CANALI

Ed erano numerosi i canali per la ricettazione della merce utilizzati dalla banda che aveva la base logistica tra Tor Bella Monaca, Collatina, Borghesiana, ma anche Terni. Il numero di colpi portati a termine sono ancora al vaglio degli investigatori, secondo i quali, sembra che i pusher, durante i, periodo del Covid, avendo avuto difficoltà a smerciare droga, si sia specializzato nei furti negli appartamenti. Furti compiuti prevalentemente a Roma, ma anche in trasferta, non solo nel Lazio (Viterbo, Frosinone e Latina), ma anche in Abruzzo (L'Aquila e Sulmona). Gli arresti derivano dalle indagini dell'operazione definita "Shpirti" portata avanti tra il novembre del 2019 e il marzo del 2020 dalla Direzione distrettuale antimafia e dalla Dia di Bari sul traffico internazionale di droga con la rotta che dall'Albania era arrivata fino alla Puglia. I provvedimenti cautelari - per i quali il Gip ha disposto la custodia in carcere - sono stati eseguiti dalla direzione investigativa antimafia con il supporto delle altre Forze di Polizia e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip).

LE INDAGINI

Durante le indagini, gli agenti hanno anche documento la cessione di droga (marijuana e cocaina) tra Roma e Terni. Non solo. Durante gli accertamenti, è stata rinvenuta una piantagione di marijuana che era stata creata nella riserva naturale nel comune di Nazzano Romano, non lontano da Fiano Romano. Quest'ultima indagine, costola appunto dell'operazione "Shpirti", ha portato al sequestro non solo di oro e argento, ma anche di 1,2 chili di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana e oltre 15 mila euro di denaro contante.
Difficile, al momento, quantificare il numero di colpi messi a segno dalla Banda. Le indagini sono ancora in corso.

Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA