Tivoli, fuga e spari dopo la rapina

Mercoledì 8 Novembre 2017 di Fulvio Ventura
Tivoli, fuga e spari dopo la rapina
Paura a Villa Adriana, dove un commando di banditi ieri pomeriggio ha assaltato la banca di Credito Cooperativo di Palestrina di via Rosolina. Cinque malviventi sono finiti già in manette, un sesto sarebbe ricercato. La batteria, secondo le prime ricostruzioni, sembra che fosse ben organizzata, armata ed esperta, probabilmente non del posto.
LA RICOSTRUZIONE
Al momento l'esatta dinamica dei fatti è ancora in corso di ricostruzione. I rapinatori, armi in pugno, verso le 15.45 sono entrati nella filiale e, dopo essersi fatti consegnare i soldi delle casse, sono fuggiti. Durante la rapina nessuno è rimasto ferito. Sembra che per darsi alla fuga i malviventi si siano divisi in due veicoli. Di certo c'è che un Suv, un Nissan Qashqai grigio metallizzato, è stato fermato dopo poche decine di metri, su via Rosolina. I banditi non sono, quindi, riusciti a raggiungere, per un soffio, lo svincolo di Ponte Lucano.
Alcune volanti della Squadra Mobile di Roma, vicine al luogo della rapina, nel giro di pochi attimi sono accorse sul posto e sono riuscite a intervenire, intercettando i ladri e interrompendo la loro fuga. Per fermarli gli agenti hanno speronato la loro auto fino a bloccarla. I poliziotti, per riuscire ad arrestare i banditi, avrebbero anche esploso dei colpi di pistola in aria. Gli agenti, comunque, hanno sopraffatto i malviventi, bloccandoli, senza creare pericoli per i passanti. Sul posto sono intervenute anche delle pattuglie dei carabinieri.
LA STRATEGIA
Come via di fuga i banditi avevano scelto via Rosolina, in direzione Ponte Lucano. Il vicino svincolo, che collega la via Tiburtina alla via Maremmana Inferiore, avrebbe garantito una molteplicità di soluzioni per dileguarsi. Da quel punto è facile raggiungere tanto la via Tiburtina quanto, attraverso la via Maremmana Inferiore, anche l'autostrada A24, e la vicina A1 FirenzeNapoli, e la via Polense. Decisivo, quindi, il tempestivo intervento delle volanti.
Le indagini, ora, proseguono e gli inquirenti stanno cercando il sesto componente della batteria. Del caso se ne stanno occupando gli agenti della Questura di Roma, coordinati dal pubblico ministero di Tivoli Gabriele Iuzzolino.
«Tempestivo è stato l'intervento della polizia ha commentato il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto , da qualche tempo sul territorio abbiamo molti più controlli. C'è stata, in queste zone, una recrudescenza di rapine che ha reso necessaria una maggiore attività di prevenzione. Ne abbiamo avute parecchie, alcune anche finite nel sangue come a Palestrina e Guidonia Montecelio. Ad agire sono sia bande locali che bande provenienti da Roma e, per contrastarle, sono necessari maggiori controlli. Grazie alla disponibilità della Questura di Roma e del Comando Provinciale dei Carabinieri possiamo contare su un numero maggiore di volanti e gazzelle, così da poter dedicare un'attenzione particolare agli obiettivi sensibili».
 
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