Roma, si accoltellano per un cliente: tassisti indagati continuano a lavorare

Venerdì 15 Gennaio 2016 di Laura Bogliolo e Lorenzo De Cicco
Roma, si accoltellano per un cliente: tassisti indagati continuano a lavorare


Minacce con la scimitarra al collega, valigie rubate alle turiste tedesche in via Veneto, il tassametro truccato e manomesso con un telecomando, l'anziano picchiato a piazza Barberini perché si era fermato a comperare medicine in farmacia per il figlio affetto dalla sindrome di Down. E due giorni fa un tassista che aggredisce un collega al Terminal 3 di Fiumicino per accaparrarsi un cliente. Nell'aprile dello scorso anno scattarono verifiche del Comune su 11 tassisti considerati «recidivi» e «pericolosi» che giravano per la città, nonostante le accuse di truffa o le denunce. Chi c'è alla guida dei taxi? Anche denunciati, “noti alle forze dell'ordine” eppure ancora in servizio. Anche se i sindacati sono convinti: «Ci sono delle mele marce, ma la categoria è sana - dice Alessandro Genovese dell'Ugl Taxi - C'è gente che non ha mai preso neanche una multa». «I controlli sono strettissimi - dice Nicola Di Giacobbe coordinatore nazionale Unica Taxi Cgil - l'uso della violenza va contrastato con maggiori controlli affinché venga emarginato ed espulso dal servizio pubblico chi eventualmente sbaglia e sono pochi. Chi ha una licenza rilasciata in maniera regolare dal Comune di Roma è una persona vagliata da Comune, questura e Camera di Commercio».
I DATI
Secondo i dati forniti dal Codacons, i conducenti delle auto bianche (attualmente sono 7703) che negli ultimi 10 anni hanno avuto problemi con la giustizia sono 417. In pratica circa uno su venti. Nello specifico: 14 sono stati denunciati per avere truffato i turisti aumentando illegalmente l'importo del tassametro. Altri 3 sono stati indagati per aggressione. Mentre in 400 sono stati rinviati a giudizio per gli scioperi selvaggi tra il 2007 e il 2012. Aggressioni, truffe addirittura furti di valigie. È lunghissimo l'elenco dei reati di cui si sono resi colpevoli molti tassisti romani.
 
SOLO DENUNCE
A febbraio un tassista romano di 37 anni è stato denunciato per truffa per aver manomesso il tassametro: con un piccolo telecomando cambiava l'importo della corsa attraverso una centralina collegata al tassametro. A marzo invece è scattata la denuncia per minacce aggravate e porto abusivo di armi nei confronti del conducente che ha minacciato un collega a piazza dei Cinquecento brandendo una scimitarra perché voleva accaparrarsi una corsa per Fiumicino. A ottobre del 2014, un altro tassista è stato denunciato per il furto della valigia di due turiste tedesche che aveva accompagnato da Fiumicino in via Veneto. Aveva preteso il pagamento di 60 euro anziché 48 (la tariffa forfettaria) e preso una banconota da 100: il tassista di Ostia è stato denunciato per furto e truffa.
LE CONDANNE
Nell'aprile del 2006 un altro conducente è stato condannato dal Tribunale penale di Roma per avere messo in piedi una truffa più spartana, ma comunque redditizia. Dopo avere ricevuto dai clienti stranieri una banconota da 50 euro, «con mossa repentina e fulminea», scrive il giudice nella sentenza, la sostituiva con una banconota da 10 euro, esibendola al turista chiedendo con insistenza la somma di 40 euro, corrispondente al prezzo della corsa effettuata. Per perdere i cosiddetti «requisiti di idoneità morale» stabiliti dalla legge per avere la licenza di trasporto pubblico non di linea si deve essere oggetto di una condanna definitiva con una pena detentiva, ad esempio, superiore ai due anni per reati non colposi, superiore a un anno per reati contro il patrimonio, l'ordine pubblico, il commercio e per quelli relativi agli stupefacenti. Poi ci sono i casi di «reati passati in giudicato con relativa riabilitazione» o «non menzione nel casellario penale». Capita così che nonostante una denuncia alle spalle, i tassisti “noti alle forze dell'ordine” possano continuare a guidare, avere contatti con turisti o ancor peggio con famiglie.
LE VERIFICHE
«Siamo la categoria più controllata, la normativa è rigida» tuonano i sindacati delle auto bianche che si lamentano invece degli scarsi controlli sugli abusivi. A vigilare sui requisiti di legge l'Agenzia per la Mobilità che effettua controlli rigidi, la Camera di Commercio che periodicamente effettua verifiche (tra il 2014 e il 2015 26mila accertamenti considerando anche Ncc e altri anche in provincia, e nel 2015 accertamenti su 3.400 posizioni sul mantenimento dei requisiti di idoneità morale su richiesta del Campidoglio). Di sospensioni o revoche di licenze si occupa il Comune. Sul caso del tassista accusato di aver aggredito due giorni fa un collega a Fiumicino, Roma Capitale ha avviato il procedimento per l'applicazione delle sanzioni disciplinari. Ma ci vorrà tempo per le verifiche.
 

Ultimo aggiornamento: 22:42