Stadio Roma, «Meno traffico senza ponte»: ecco i pareri falsati dai privati

Sabato 16 Giugno 2018 di Lorenzo de Cicco
Stadio Roma, «Meno traffico senza ponte»: ecco i pareri falsati dai privati
Da una parte i documenti ufficiali, scritti dalla Eurnova di Parnasi e protocollati alla conferenza dei servizi; dall'altra le conversazioni private, in cui gli stessi manager della società squassata dall'inchiesta sulle tangenti, dicevano l'opposto. L'esempio più eclatante riguarda i flussi di traffico per raggiungere lo stadio e il gigantesco «Ecomsotro» di uffici, negozi e alberghi. Viabilità regolare, anzi addirittura in «riduzione» nelle carte ufficiali, il «caos» sulle strade nei dialoghi intercettati dai carabinieri.

L'inchiesta ha svelato quanto i dirigenti della Eurnova fossero preoccupati perché senza il Ponte di Traiano - previsto nella prima versione del progetto ma cancellato dopo l'accordo con i Cinquestelle in cambio di un taglio parziale alle cubature monstre - i conti non tornavano più. E la viabilità in questo quadrante di Roma già iper-congestionato - lo sa bene chi passa sull'Ostiense o sulla via del mare - sarebbe impazzita del tutto. Non solo in occasione delle partite, ma anche la mattina di un giorno feriale qualunque, nelle ore di punta, quando si sarebbero incolonnati verso Tor di Valle i 14 mila dipendenti degli uffici previsti nel colossale Business Park.



Senza un collegamento sul Tevere, l'imbottigliamento sarebbe stato assicurato. «Questo tienilo per te», raccomandava il braccio destro di Parnasi, Luca Caporilli, intercettato, a chi gli faceva notare che «levando il ponte sul Tevere si crea il caos sulla via del Mare». E lo stesso sarebbe accaduto «sulla Roma Fiumicino, ingresso Roma ovviamente... perché prima parte di questo si caricava sulla via Ostiense-via del Mare, adesso non c'è più la connessione sul Tevere», ragionavano gli uomini del costruttore finito in carcere. «Possiamo dire... possiamo dire che con la riduzione (delle cubature per gli uffici, ndr) si dovrebbe risolvere...», consiglia Caporilli, spaventato dal fatto che i flussi di traffico impazziti potessero portare a una bocciatura da parte dei tecnici di Comune, Regione e ministeri vari. «Eee no perché se io riduco...», tenta di ribattere un collaboratore. «Va beh però questo... questo tienitelo per te», chiosa il dirigente di Eurnova.

Di fatti negli studi presentati alla conferenza dei servizi, allegati alla variante urbanistica che il M5S, prima della retata avrebbe voluto votare entro un mese, in piena estate, non c'è traccia del «caos». Anzi, c'è scritto il contrario. Il Messaggero ha scovato i documenti tra le migliaia di pagine consegnate al Comune.

GLI «SCENARI» TECNICI
Nello «scenario» aggiornato, che prevede solo la realizzazione del Ponte di Congressi, si legge che «i nuovi interventi garantiscono, come previsto, una riduzione delle percorrenze e del tempo medio speso in rete». I privati ammettono la possibilità di «accodamenti in rotatoria», ma sottolineano che sarebbero «a carattere temporaneo e non influenzano il generale funzionamento del sistema viabilistico investigato». E ancora, in un altro documento, si prevede espressamente la possibilità che non venga realizzato il Ponte di Traiano, e si legge che «la proposta in oggetto» addirittura «predilige il collegamento diretto allo stadio e migliora sostanzialmente il traffico pedonale». Altro che «caos», come ammettevano nelle intercettazioni.
Ultimo aggiornamento: 08:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA