Spaccio nelle scuole, partono i controlli I drug-test? Non ci sono

Venerdì 2 Novembre 2018
Spaccio nelle scuole, partono i controlli I drug-test? Non ci sono
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Il dispiegamento di uomini è importante: 45 vigili schierati prima della campanella, altri 45 all'uscita di scuola, per due giorni la settimana. I controlli del piano Scuole sicure partiranno lunedì. Si proverà in sostanza a contrastare lo spaccio e l'abuso di alcol nei licei della Capitale. Peccato che i vigili romani non siano forniti di drug test, cioè dello strumento indispensabile per accertare che qualcuno si trovi «alla guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti», come recita l'articolo 187 del Codice della strada, menzionato nel dispositivo firmato dal vicecomandante della Municipale di Roma, Carlo Buttarelli. I pizzardoni, i drug-test, non li hanno. Anche gli etilometri sono in buona parte fuori uso e quindi non bastano per tutte le pattuglie coinvolte nell'operazione. Si tratterà, allora, di controlli «esterni» su motorini e microcar dei ragazzi. Ma senza possibilità di fare test sul posto; al limite, dopo, in un ospedale.

«È così che qualcuno in Comune pensa di combattere lo spaccio nelle scuole?», si chiede allora Gabriele Di Bella, funzionario della Polizia locale e storico sindacalista del Corpo. «In queste condizioni, di fatto, gli agenti non potranno fare quasi nulla», sostiene. Non tutti, va detto, la pensano allo stesso modo. «Anche la sola presenza di uomini in divisa aiuta a migliorare la percezione della sicurezza in città», ribatte Giancarlo Cosentino della Cisl. Certo è che la missione, stando agli annunci iniziali, sembrava un filo più ambiziosa.

FONDI E TELECAMERE
«Mai più spacciatori davanti alle scuole dei nostri figli», aveva detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, quando a settembre ha lanciato l'operazione Scuole sicure in tutta Italia, mettendo sul piatto 2,5 milioni di euro per i comuni da Nord a Sud dello Stivale.

Il Viminale ha fatto il suo, aprendo il portafogli, poi però ogni ente locale ha deciso come sfruttare i finanziamenti. Il Campidoglio si è accaparrato una buona fetta della torta, oltre 700mila euro. E ha messo nero su bianco il suo piano. Cosa prevede? I soldi, per ora, serviranno a pagare gli straordinari dei vigili. Più in là, forse, saranno investiti per montare le telecamere davanti a trenta istituti.

Si parte lunedì prossimo (in realtà una prima sperimentazione c'è stata mercoledì, ma non in tutti i municipi, per via dell'allerta meteo). Saranno messi in campo, si legge nelle circolari interne, «servizi di controllo dinamico delle zone circostanti i plessi scolastici individuati dal progetto (la trentina di scuole di cui si diceva, ndr) attuando in via prioritaria controlli mirati di polizia stradale su veicoli guidati da studenti (ciclomotori, motocicli, microcar, etc), al fine di prevenire e reprimere condotte illecite» legate al consumo di alcol e droghe al volante, «e più in generale allo scopo di garantire la sicurezza della circolazione». L'efficacia della strategia si vedrà nelle prossime settimane. Per ora i salviniani di Roma sembrano smarcarsi dal piano del Campidoglio grillino. «Così non c'è nessun vero controllo anti-droga», dice Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega.
L. De Cic.
 
Ultimo aggiornamento: 09:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA