Roma, rapina in villa del titolare de I Butteri: picchiato e imbavagliato insieme alla moglie

Domenica 31 Gennaio 2016 di Marco De Risi
Roma, rapina in villa del titolare de I Butteri: picchiato e imbavagliato insieme alla moglie
Torna in azione la banda dell'arancia meccanica. Rapina “choc” a Sacrofano dove un noto ristoratore e la sua famiglia sono rimasti ostaggio di cinque banditi dell'Europa dell'Est, incappucciati e armati di pistola. Un colpo feroce e senza scrupoli come del resto il commando ha fatto in altre occasioni mettendo a segno almeno una decina di colpi. La ”gang” ha colpito tre notti fa ma la notizia non è stata diffusa alla stampa. Erano circa le due di notte, quando il titolare del noto ristorante “I Butteri” è rincasato con la moglie. Nella villa c'erano già i banditi che avevano fatto irruzione poco prima legando e imbavagliando i domestici. Il ristoratore è stato preso a calci e pugni e poi legato insieme alla moglie in salotto.

I rapinatori hanno minacciato di torturare il proprietario di casa se non avesse indicato la cassaforte e dato la combinazione. Sono stati minuti d'incredibile violenza. Gli ostaggi guardati a vista, minacciati, picchiati. I banditi hanno iniziato a girare per le stanze mettendole a soqquadro. Poi hanno trovato la cassaforte e sono riusciti ad aprirla. All'interno c'erano oggetti preziosi. I criminali si sono impossessati anche dell'incasso del ristorante. Poi, il colpo di scena: il proprietario di casa è riuscito a liberarsi e ha approfittato della fuga dei banditi per prendere la sua pistola e sparare. Ha esploso quattro colpi in aria. Che non serviti a nulla perché i rapinatori erano già lontani.
 
LE INDAGINI
Sul posto sono accorsi i carabinieri e anche un'ambulanza. Sono gli uomini dell'Arma a occuparsi dell'inchiesta che, molto probabilmente, va ad aggiungersi ad altre che riguardano la banda dell'arancia meccanica. La dinamica è identica a quelle di altri colpi, come la rapina di pochi mesi fa ad un titolare di un noto ristorante ad Ottavia. Anche lui con la moglie e la figlia minore fu preso in ostaggio della banda che in quell'occasione sparò alcuni colpi di pistola a scopo intimidatorio che si conficcarono su un divano. Non sarà facile per gli investigatori arrivare alla cattura della “gang” che è composta da professionisti. I banditi agiscono con il volto coperto da passamontagna e con guanti in lattice in modo da non lasciare impronte. Non solo: non usano nemmeno i cellulari.

In altre indagini sulla banda non è stato possibile cercare utenze, lavorare sui telefonini. I carabinieri non tralasciano nessun indizio. Hanno controllato le telecamere della zona convinti che la banda debba avere fatto un sopralluogo nei giorni precedenti la rapina. Se da un'immagine si ricavasse il modello di auto usato dai banditi le indagini potrebbero arrivare a una svolta. Addirittura potrebbe esserci qualche filmato che ha ripreso i volti dei malviventi durante la fase preparatoria del colpo. «Li devono trovare - dicevano ieri i residenti nella piazza di Sacrofano -. Questi sono belve feroci».
Ultimo aggiornamento: 21:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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