Roma, tiratori scelti e ronde militari: scatta «l'operazione sicurezza»

Giovedì 24 Marzo 2016 di Alessia Marani
Roma, tiratori scelti e ronde militari: scatta «l'operazione sicurezza»


«Siamo dentro una minaccia e lo stiamo dicendo da tempo, non ci sono segnali specifici di progetti terroristici specifici, questo non significa però che dobbiamo stare tranquilli. Dobbiamo vivere la nostra vita». Roma il giorno dopo Bruxelles è racchiusa nelle parole del prefetto Franco Gabrielli a margine di un convegno a Palazzo Valentini. Il vento freddo e il sole sui monumenti e le piazze più belle, dal Vaticano al Colosseo, da piazza San Giovanni a Santa Maria Maggiore, scandiscono il ritmo di una giornata che nella Capitale scorre come tante altre fra pendolari che si spostano per raggiungere i luoghi di studio e di lavoro e i turisti arrivati per la Pasqua. Ma con la paura che alberga in fondo al cuore di essere nel mirino di terroristi kamikaze in nome di Allah.

NEL MIRINO
«Bene, se si ci siete voi siamo più tranquilli», dice un pensionato ai quattro carabinieri del nucleo radiomobile schierati con le loro motociclette all'ingresso della stazione metro Colosseo. Dentro, oltre i tornelli i militari dell'Esercito. «Se potessi farei a meno di prendere la metro - dice Francesca, bancaria dell'Eur - ma non ho alternative. Certo che ho paura». Il simbolo di Roma è sorvegliato speciale. Lo era già da quando il Viminale ha alzato l'allerta al livello 2: massima attenzione, possibili attentati, ma senza una minaccia definita. Stesso livello dalle stragi di Parigi. Il passaggio di volanti e “gazzelle” lungo i Fori Imperiali è continuo. Le camionette delle forze dell'ordine sostano ai due lati della via Sacra, con il motore acceso, pronte a intervenire. Girano i motociclisti della polizia, il presidio dei vigili urbani è rafforzato, mentre quelli in borghese spuntano dal nulla per allontanare vu' cumpra' e abusivi. I soldati fanno la ronda tra i turisti, stringendo in pugno le armi lunghe. La piazza, intanto, si prepara alla Via Crucis di domani sera con Papa Francesco, uno degli eventi più attesi nel Giubileo. Imponenti i dispositivi di sicurezza (così come ieri è stata superblindata l'udienza generale a San Pietro) che verranno meglio definiti al tavolo tecnico tra prefettura e questura di oggi pomeriggio. Il circuito Colosseo, Foro Romano e Palatino chiuderà le biglietterie alle 14 e i siti alle 15. Dopodiché l'area sarà in mano agli artificieri con i cani anti-esplosivo e alle squadre di bonifica delle forze dell'ordine, mentre è probabile che chi prenderà parte alla celebrazione dovrà passare ai metaldetector dei varchi. Tiratori scelti saranno appostati nei punti più alti, la fermata della metro chiusa.
 


 

TERMINI
Alla stazione Termini, gli agenti della Polfer pattugliano i binari con il metaldetector in mano: controllano persone e bagagli sospetti. Con loro in banchina e nell'atrio mezzanino, da una postazione più alta, i parà della Folgore. I carabinieri presidiano l'ingresso di via Giolitti, la polizia non si muove da piazzale dei Cinquecento. Ma sono soprattutto gli uomini in borghese a tenere sotto controllo movimenti fuori le righe. «Abbiamo notato un calo dei clienti - racconta una commessa dell'area Coin/Ovs - L'impressione è che i viaggiatori vogliano rimanere all'interno di metro e stazione il meno possibile». Cinquecentomila i viaggiatori attesi per il week-end di Pasqua. Impossibile controllarli tutti singolarmente.
 

Ultimo aggiornamento: 14:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA