Roma, pronti 100 blitz nei locali: «Prevendite al setaccio», allerta per Capodanno

Martedì 11 Dicembre 2018
Roma, pronti 100 blitz nei locali: «Prevendite al setaccio», allerta per Capodanno
Una batteria di controlli straordinari per tenere a bada la movida capitolina dopo i fatti di Corinaldo. Disco, pub, concerti. Tutti sorvegliati speciali da qui a Capodanno. Perché la girandola degli eventi in vista dell'anno nuovo è già partita e le forze dell'ordine si faranno trovare pronte. Un'attenzione particolare sarà riservata alle prevendite, tocca insomma evitare che le prenotazioni dei biglietti prendano il largo e scavallino i posti effettivamente disponibili nei locali. Il piano è stato messo a punto ieri in un vertice in Questura, coordinato dal questore di Roma, Guido Marino.

Con le moto in discoteca al rave abusivo nel palazzo occupato

POCHI VIGILANTI
Nei prossimi venti giorni saranno messi a segno un centinaio di blitz nei locali. Sotto la lente cinque quartieri in particolare: San Lorenzo, Trastevere, Pigneto, Esquilino e Celio. Controlli sulle uscite di sicurezza, sul numero di vigilanti e buttafuori arruolati per le serate musicali (e spesso innaffiate dall'alcol), sullo smercio di vino e birra ai minorenni e sulle false onlus che gestiscono pub spacciandosi per enti di promozione culturale. E anche per far rispettare l'ordinanza anti-alcol sfornata il mese scorso dalla sindaca Raggi.
Va detto che le forze dell'ordine sono attive da tempo, su questo fronte, almeno nella Città eterna. Da gennaio a oggi sono stati controllati un migliaio di locali. «In uno su tre abbiamo riscontrato irregolarità», racconta Angela Cannavale, direttrice della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura.

«PORTE BLOCCATE»
Le infrazioni più diffuse? «Poco personale di sicurezza rispetto a quanto prevede la legge, cioè due addetti più uno ogni cento avventori. La somministrazione di alcol ai minori - e sotto ai 16 anni non si rischia una multa, ma un'indagine penale - poi le uscite di sicurezza inadeguate. Spesso ci sono, ma vengono bloccate dagli stessi gestori dei locali, per evitare che qualcuno entri da fuori, senza pagare il biglietto, magari spalleggiato da chi è già all'interno».
Saranno rafforzati anche i controlli sull'uso - anzi, abuso - dello spray al peperoncino, che ha fatto probabilmente da detonatore alla tragedia della Lanterna Azzurra in provincia di Ancona. «La legge parla chiaro: sono oggetti atti a offendere, quindi non possono essere portati in pubbliche riunioni», spiega ancora il capo della Polizia amministrativa della Questura.

Non sempre, finora, le forze dell'ordine hanno trovato sostegno da chi gestisce pub e discoteche. «Qualche resistenza c'è - ammette Cannavale - quando si tratta di fare investimenti sulla sicurezza, non sempre i titolari sono ben disposti».
In alcuni quartieri le cose vanno meglio. Il commissariato Esposizione ha siglato un protocollo con i titolari dei locali, soprattutto all'Eur, compreso l'Atlantico e il Palaottomatica. «I gestori hanno aumentato le telecamere - racconta il dirigente del commissariato, Filiberto Mastrapasqua - si sono dotati di ricetrasmittenti collegate con la polizia». Le forze dell'ordine invece si occupano dei controlli esterni, con tanto di metal detector e ispezioni, tenendo d'occhio anche biglietti e prevendite.
L. D. C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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