Abusi alla materna a Roma, i genitori: «Quel maestro era un raccomandato»

Giovedì 29 Marzo 2018 di Marco Carta e Camilla Mozzetti
Abusi alla materna a Roma, i genitori: «Quel maestro era un raccomandato»

Ricomporre i pezzi, accertando che tutte le pratiche per l'assunzione di quell'educatore di inglese fossero state seguite correttamente e avviando, al contempo, una serie di ispezioni sugli altri insegnanti per accertarne la professionalità. I vertici dell'Opera nazionale Montessori, l'ente gestore della scuola materna di Roma interna alla Banca d'Italia, intendono chiarire ogni aspetto della vicenda che ha portato un loro dipendente dietro le sbarre del carcere romano di Regina Coeli con l'accusa di molestie.

LEGGI ANCHE: Roma, abusi alla materna, i racconti choc dei genitori: «Dicevano il maestro ci fa fare un gioco strano»
LEGGI ANCHE: Molestie all’asilo, pronta la stretta sugli insegnanti

L'educatore, assunto dalla struttura che sorge al Tuscolano nell'ottobre 2017, avrebbe approfittato di almeno dodici bambine tra i 3 e i 5 anni durante le lezioni di lingua inglese, praticando poi a detta dei genitori dei giochi per dividere i bambini in base al sesso. «È una persona che aveva delle ottime referenze spiega il presidente dell'Opera, Benedetto Scoppola era stato presentato da altre scuole ed eravamo convinti della sua professionalità».

L'ASSUNZIONE
Nella chat dei genitori, intanto, la tensione è altissima. C'è chi dice che Johnatan Trupia, (è questo il nome del maestro che di fronte al gip durante l'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere), avesse anche svolto un incarico analogo presso il ministero degli Affari Esteri, prima di essere selezionato dall'Opera Montessori per l'insegnamento nella scuola materna di via del Mandrione. E che qualcuno, proprio dalla Farnesina, potrebbe aver raccomandato la sua assunzione garantendone la professionalità, nonostante avesse un curriculum accademico tutt'altro che stellare.

Non solo per l'abilitazione all'insegnamento, ottenuta il 15 giugno 2012 in un istituto privato di Phuket, Thailandia. Ma anche per la laurea conseguita a Cambridge, che il giovane avrebbe dichiarato nel suo curriculum, ma che al momento non è ancora stata messa a disposizione dei genitori, i quali, per avvalersi dell'insegnamento facoltativo dell'inglese, pagavano 300 euro aggiuntivi all'anno. Per il lavoro del maestro, insomma, l'Opera Montessori avrebbe guadagnato una cifra fra 25 mila euro e i 30 mila euro all'anno (oltre 80 bambini partecipavano ai corsi dell'educatore). Ma nonostante questo, non avrebbe vigilato a sufficienza sull'operato del docente, il cui legale ha presentato istanza di riesame.

LE FAMIGLIE
I rapporti fra i genitori e il corpo docente della materna sono arrivati ad un punto di non ritorno, tanto che nella riunione di ieri con i vertici di Banca D'Italia dell'area welfare, in tanti hanno chiesto la rimozione della direzione, o comunque un commissariamento. «In questa delicata vicenda spiegano fonti di Via Nazionale i colleghi potranno contare sull'impegno costante e determinato della Banca a offrire tutto l'aiuto possibile per affrontare e superare questa difficile situazione».

Ma la principale accusa che i genitori muovono ai responsabili della scuola materna è quella di aver permesso al maestro di rimanere solo con i ragazzi nella sala d'inglese, senza alcun tipo di sorveglianza. Tra loro aleggia una preoccupazione: cosa è successo prima che i carabinieri installassero nelle classi le videocamere? Le riprese che hanno inchiodato l'uomo ricoprono, infatti, un lasso di tempo ridotto: appena quattro giorni. Mentre Trupia aveva iniziato a lavorare nella scuola mesi fa.

Ultimo aggiornamento: 13:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA