Rocca di Papa, la Caritas conferma: «I 100 migranti eritrei qui solo pochi giorni», proteste contro Casapound in trasferta

Mercoledì 29 Agosto 2018
Rocca di Papa, la Caritas conferma: «I 100 migranti eritrei qui solo pochi giorni», proteste contro Casapound in trasferta
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«Entro pochi giorni i 100 migranti eritrei che ieri notte sono arrivati qui a Rocca di Papa, presso la struttura Mondo Migliore, saranno collocati nelle Diocesi italiane che, spontaneamente, hanno promesso loro accoglienza.

Come Caritas Italiana stiamo monitorando le offerte con l'attenzione alla storia personale di questi fratelli».
 
 


Lo spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, a cui da una trentina di diocesi - dal nord al sud del Paese - è giunta disponibilità a farsi carico di un piccolo numero di migranti. «I giovani stanno bene - aggiunge il direttore sanitario, dottor Maurizio Lopalgo -: sono stanchi e denutriti, provati dal viaggio, ma non presentano segni di malattie organiche. Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il loro percorso». «Al momento dell'arrivo - osserva Angelo Chiorazzo, direttore della Cooperativa Auxilium che gestisce il Centro - la cosa più commovente è stata l'applauso dei circa 300 migranti già ospiti della struttura. Un grazie va detto all'amministrazione comunale, alla popolazione di Rocca di Papa e alle Forze dell'Ordine. Ora questi migranti hanno bisogno di essere aiutati a ritrovare serenità e un clima di normalità». È questa la ragione per cui, spiega la Cei, «insieme alla gratitudine per la copertura giornalistica finora assicurata, si chiede agli operatori dell'informazione di comprendere la scelta di non far accedere alla struttura Mondo Migliore».
 


UNHCR
«Siamo venuti io e il rappresentante regionale dell'agenzia delle nazioni unite per i rifugiati a incontrare questo gruppo di rifugiati che sono stati trasferiti e staranno qui pochi giorni. Innanzitutto vogliamo riconoscere l'importanza da parte del Vaticano e del Papa nell'aver accolto e sostenuto la risoluzione di questo stallo. Vorrei anche sottolineare il fatto che queste persone che sono state accolte qui dovrebbe rendere orgogliosa l'Italia». Cosí Carlotta Sami, portavoce Unhcr parlando ai cronisti davanti al centro d'accoglienza Mondo Migliore di Rocca di Papa, dove sono stati accolti cento migranti che erano a bordo della nave Diciotti.

«Sono persone - ha aggiunto - che hanno bisogno di protezione e sicurezza e qui l'hanno trovata. Ci sono bambini e famiglie che scappano da guerre, regimi e persecuzioni. Quello che conta è dare protezione a persone che sono passate da anni di persecuzioni e violenze. Sono tutti ragazzi e ragazze molto giovani, quasi ventenni, le ragazze mi hanno raccontato di aver passato cose che nessuna donna dovrebbe passare. Si tratta - ha spiegato ancora - di un gruppo che era tenuto tutto insieme sotto terra in un magazzino da un anno e alcuni da due anni. Mi hanno raccontato anche di essere stati venduti e che in questo periodo in cui erano tenuti in cattività sono nati 16 bambini, tutti morti. Quindi, credo che questa dica tutto su ciò che queste persone hanno passato e su ciò che si può e si deve dare a queste persone per rendere questo Paese civile, perché - ha concluso - dare accoglienza ai rifugiati è sacrosanto».



IL CORTEO DI CASAPOUND
Momenti di tensione davanti al centro d'accoglienza Mondo Migliore di Rocca di Papa, dove sono stati accolti cento migranti che erano a bordo della nave Diciotti. L'arrivo di alcuni esponenti di Casapound, giunti per manifestare contro la presenza dei rifugiati, è stato accolto dalla protesta di un gruppo di persone, alcune delle quali legate a collettivi e associazioni locali pro accoglienza: una di loro, bloccata prontamente dalle forze dell'ordine, ha tentato di avventarsi minacciosamente contro gli esponenti di estrema destra. Da una parte sono stati intonati cori antifascisti, mentre dall'altra il grido «boia chi molla» accompagnato dal saluto romano. Il tutto sotto il controllo delle forze dell'ordine chiamati anche a gestire il traffico veicolare su via dei Laghi.

«Rocca di Papa non è la soluzione. Rimpatrio immediato». Con uno striscione con questa scritta una trentina di militanti di Casapound, sventolando tricolori e bandiere del movimento di estrema destra, hanno bloccato il traffico in via dei Laghi per diversi minuti prima di posizionarsi al lato della strada. Dall'altra parte, al di là dei blindati e di un cordone della polizia e dei carabinieri in tenuta antisommossa, c'é il sit-in dei movimenti antagonisti e antifascisti. Al centro, tra le due opposte fazioni c'é l'entrata della struttura 'Mondo migliorè protetto dai mezzi blindati. Nelle ultime ore nessuno dei migranti del centro è uscito dalla struttura.

A Rocca di Papa anche un gruppo di militanti di estrema destra, guidati da Maurizio Boccacci.

IDENTIFICATI
Intanto ci sarebbero già i primi identificati per la manifestazione di protesta non autorizzata di martedì sera  davanti al centro di accoglienza: tra i manifestanti c'erano anche esponenti di Casapound e Forza Nuova. 



LE CONDIZIONI DEI MIGRANTI
I migranti della Diciotti arrivati a Rocca di Papa «stanno bene» anche se sono «stanchi e denutriti». È l'aggiornamento delle notizie sulle persone ospitate da Mondo Migliore, diffuso in una nota della Conferenza Episcopale Italiana. «Entro pochi giorni i 100 migranti eritrei che ieri sera sono arrivati qui a Rocca di Papa, presso la struttura Mondo Migliore, saranno collocati nelle Diocesi italiane che, spontaneamente, hanno promesso loro accoglienza. Come Caritas Italiana stiamo monitorando le offerte con l'attenzione alla storia personale di questi fratelli», spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, a cui da una trentina di Diocesi - da nord a sud del Paese - è giunta disponibilità a farsi carico di un piccolo numero di migranti.

 
 



«I giovani stanno bene - aggiunge il direttore sanitario, dott. Maurizio Lopalgo -: sono stanchi e denutriti, provati dal viaggio, ma non presentano segni di malattie organiche. Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il loro percorso».

«Al momento dell'arrivo - confida il direttore della Cooperativa Auxilium che gestisce il Centro - la cosa più commuovente è stato l'applauso dei circa 300 migranti già ospiti della struttura. Un grazie va detto all'Amministrazione comunale, alla popolazione di Rocca di Papa e alle Forze dell'Ordine. Ora questi migranti hanno bisogno di essere aiutati a ritrovare serenità e un clima di normalità». È questa la ragione per cui, insieme alla gratitudine per la copertura giornalistica finora assicurata, si chiede - conclude la nota della Cei - agli operatori dell'informazione di comprendere la scelta di non far accedere alla struttura Mondo Migliore.



 

Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA