La macchina è parcheggiata in doppia fila, il bus non riesce a passare e lui si ribella: «Spostate l'auto», ma viene massacrato di botte. E' l'assurda storia di cui è stato protagonista Pierpaolo, 30 anni. La vicenda è stata raccontata a Radio Capital. Succede davanti al bar Pompi, su via Albalonga all'incrocio con piazza Re di Roma.
I fatti risalgono allo scorso 6 maggio, quando si trovava a bordo dell'autobus 649 dell'Atac che, come troppo spesso accade, rimane bloccato di fronte al bar per le auto posteggiate in seconda fila. Il conducente del mezzo comincia a suonare per richiamare l'attenzione, due delle tre auto vengono spostate dai proprietari, ma la terza, una Smart rimane al suo posto.
Seduti a un tavolino i proprietari rimangono fermi, ridacchiando di fronte alla scena. Sono due fratelli di vent'anni che di fronte alle proteste dell'autista non esitano a insultarlo, rimanendo comodamente seduti al tavolino. Poi Pierpaolo si mette in mezzo difendendo il conducente e chiedendogli di spostare la loro auto. Si trova in compagnia della sua ragazza, mai avrebbe pensato di diventare vittima di un pestaggio.
«Mi sono ritrovato a terra mentre questi due mi colpivano con calci e pugni, più vedevano sangue e più picchiavano. Poi mi sono alzato ancora pieno di sangue e hanno continuato a minacciare me e la mia ragazza», ha raccontato la vittima del pestaggio a Radio Capital. Pierpaolo è ancora sotto choc ed è stato costretto a farsi medicare al pronto soccorso.
Ultimo aggiornamento: 14:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA I fatti risalgono allo scorso 6 maggio, quando si trovava a bordo dell'autobus 649 dell'Atac che, come troppo spesso accade, rimane bloccato di fronte al bar per le auto posteggiate in seconda fila. Il conducente del mezzo comincia a suonare per richiamare l'attenzione, due delle tre auto vengono spostate dai proprietari, ma la terza, una Smart rimane al suo posto.
Seduti a un tavolino i proprietari rimangono fermi, ridacchiando di fronte alla scena. Sono due fratelli di vent'anni che di fronte alle proteste dell'autista non esitano a insultarlo, rimanendo comodamente seduti al tavolino. Poi Pierpaolo si mette in mezzo difendendo il conducente e chiedendogli di spostare la loro auto. Si trova in compagnia della sua ragazza, mai avrebbe pensato di diventare vittima di un pestaggio.
«Mi sono ritrovato a terra mentre questi due mi colpivano con calci e pugni, più vedevano sangue e più picchiavano. Poi mi sono alzato ancora pieno di sangue e hanno continuato a minacciare me e la mia ragazza», ha raccontato la vittima del pestaggio a Radio Capital. Pierpaolo è ancora sotto choc ed è stato costretto a farsi medicare al pronto soccorso.