Pineta di Castel Fusano, Raggi-Regione, lite sui soccorsi: Protezione civile senza un capo

Martedì 18 Luglio 2017 di Simone Canettieri e Mauro Evangelisti
Pineta di Castel Fusano, Raggi-Regione, lite sui soccorsi: Protezione civile senza un capo
Lo scontro è sui tempi, ma anche su chi si sta davvero impegnando per affrontare l'emergenza roghi che devasta Roma da un mese è mezzo. La sindaca dice che ci sono stati ritardi negli interventi di spegnimento dell'incendio, ma in molti le ricordano che la protezione civile di Roma Capitale è senza una guida, affidata al comandante dei vigili urbani Diego Porta che ha molte altre cose a cui pensare e che non c'è neppure un piano di emergenza in Comune, fermo dal 2008.

PRIMO COLPO
Ad attaccare è la sindaco Virginia Raggi in visita a Castel Fusano: «Il primo Canadair è arrivato dopo un'ora quando il fuoco era già divampato purtroppo. Ora pare ne stia arrivando anche un altro». Dalla Regione la risposta: «La Protezione civile regionale precisa che la segnalazione è arrivata alle ore 15.51 e il primo elicottero è stato inviato alle ore 15.52». Non sono i rifiuti, questa volta. Ma l'emergenza incendi nella Capitale il nuovo fronte tra Comune (M5) e Regione (Pd). La sindaca, che in Comune sta riunendo la maggioranza e i presidenti dei municipi per capire come affrontare i roghi, alle 17.40 decide di muoversi per andare a vedere di persona. Sono giorni che Roma brucia, ma questa volta evidentemente la situazione è davvero grave. Raggi segue la strategia di qualche giorno fa di Luigi Di Maio: accende la polemica sui Canadair, gli elicotteri che gettano l'acqua sugli incendi. «Serve l'aiuto della Regione e del Governo».

CHI È IN PRIMA LINEA
Roma, dice la grillina, non può essere lasciata sola «di fronte a questo disastro ambientale». Poi però arrivata l'ulteriore stoccata sui tempi. E la risposta della Regione. Con una chiosa del governatore Nicola Zingaretti che evita il frontale con la sindaca, ma anzi prova a marcare una differenza di stile in queste giorni in cui molte persone sono impegnate in prima linea, instancabili: «In questi momenti drammatici - dice - voglio ringraziare l'operato della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, dei volontari, degli addetti alla Sala operativa del 112 e delle Forze dell'ordine». Il tentativo di dissimulare lo scontro da parte del governatore è nobile, ma l'emergenza passa quasi in secondo piano, e scatta la polemica. La capogruppo del Pd in Comune Michela Di Biase attacca: «È da settimane che la Pineta di Castel Fusano è interessata dagli incendi. Nonostante ciò la pineta simbolo del litorale romano sembrerebbe essere stata nuovamente vittima di criminali e piromani senza scrupoli».

I dem ricordano al M5S che il piano d'emergenza del Comune è fermo dal 2008, che la Protezione civile è di fatto smantellata e senza un responsabile (la delega è in capo a Diego Porta, comandante dei vigili) e che in questi giorni di siccità non è stato adottata una strategia in vista di possibili incendi nella pineta più grande della Capitale. «Un disastro annunciato», accusano dal Pd. Che fa coppia dunque con il «disastro ambientale», sottolineato dalla prima cittadina.