Pineta in fiamme, aeroporto di Fiumicino in allerta. Piromane fermato alle porte di Roma

Venerdì 14 Luglio 2017
Pineta in fiamme, aeroporto di Fiumicino in allerta. Piromane fermato alle porte di Roma

Nuova raffica di incendi a Roma e nel Lazio. Un vasto rogo ha attaccato la pineta costeggiata da via Coccia di Morto, sul limitare dell'aeroporto di Fiumicino in cui è scattato lo stato di allerta anche se il fumo, a differenza di quando accaduto negli anni precedenti, per il momento non ha limitato l'operatività dello scalo. Alle porte di Roma, a Genazzano, oggi è stato inoltre arrestato un piromane: è un operaio di 32 anni originario della provincia di Lecce ma residente nella Capitale. Era stato notato ieri sera da un passante mentre dava fuoco ad alcuni pezzi di carta che ha poi lanciato sulle sterpaglie a ridosso di un terreno e di un oliveto nei pressi di un complesso di case popolari.
 

 



Continua a bruciare anche il sud Italia, con l'emergenza che si sposta in Sardegna, dove il forte vento di maestrale è stato purtroppo complice dell'azione criminale degli incendiari, e in Sicilia, con le fiamme arrivate sino al centro abitato di Sciacca, in provincia di Agrigento, dove sono state evacuate diverse abitazioni. Il bilancio del quarto giorno consecutivo di roghi non fa registrare fortunatamente vittime, ma i danni causati da eventi quasi tutti dolosi sono ingenti.

Migliaia gli ettari andati in fumo, migliaia di persone evacuate, e il Viminale fa sapere che dal 15 giugno sono stati più di 22mila gli interventi, a fronte dei circa 14mila dello stesso periodo dell'anno scorso. 1.200 solo oggi gli interventi dei Vigili del Fuoco in tutta Italia per far fronte agli incendi boschivi.
Ancora una volta è la Sicilia a confermarsi come la zona in cui sono stati effettuati il maggior numero di operazioni di spegnimento, 354. Seguono la Puglia con 165 interventi, la Calabria con 160, la Campania con 143 e il Lazio con 116. Sul Vesuvio la Procura di Napoli indaga per disastro ambientale e distruzione di habitat all' interno di un sito protetto


A Sciacca le fiamme si sono propagate all'interno dell'area boschiva di contrada Pierderici, allargandosi in pochi minuti e raggiungendo le aree residenziali. In Maremma un vasto incendio si è sviluppato nella zona della strada panoramica di Castiglione della Pescaia, in uno dei punti dove una settimana fa fu appiccato il fuoco che ha poi distrutto 160 ettari di macchina mediterranea. In Sardegna, dopo la grande paura di ieri sera, stamani già dalle 6 i mezzi aerei dell'antincendio hanno ripreso a volare sui luoghi colpiti dai roghi, in particolare a Budoni e Alà dei Sardi, in Gallura, ed Arzana, in Ogliastra. Oltre 1.500 le persone evacuate, in gran parte turisti. Hanno passato la notte in altre strutture ricettive della costa, ma oggi hanno fatto tutti rientro nei rispettivi alloggi.

Ad Alà dei Sardi sono andati in fumo 1.700 ettari di sugherete, mentre sono una trentina gli ettari bruciati nell' incendio divampato ad Arzana e che ha lambito la periferia del paese, verso la strada per Elini e Lanusei, provocando l'evacuazione di trenta abitazioni e di una struttura per malati psichici con venti ospiti. Il rogo, partito dal cantiere Forestas dove attualmente lavorano circa 70 operai, è sicuramente doloso: durante le operazioni di spegnimento sono stati trovati degli inneschi con dei bidoni di benzina. Durante la giornata, l'emergenza incendi si è spostata dal nord al sud dell'isola. La Protezione civile ha messo in campo tutti gli uomini e i mezzi disponibili: complessivamente in azione nove elicotteri, un Super Puma e quattro Canadair.

Si è riacceso il rogo di Arzana, e sono divampati altri focolai a Loculi, Irgoli e Baunei, ma è nel Cagliaritano che si sono vissuti momenti di paura, con le fiamme vicino a case, aziende e su strade trafficate, che sono state chiuso in via precauzionale a causa del fumo denso e nero. Un gigantesco rogo, anche in questo caso di natura dolosa. La bretella di collegamento tra la Statale 554 e l'aeroporto di Cagliari-Elmas è stata chiusa al traffico, così come è stata chiusa la 131 dir da via Stamira in direzione Sestu. Automobilisti e cittadini terrorizzati hanno chiamato le forze dell'ordine per chiedere interventi. Roghi anche nella zona del cimitero di Quartu e nel canneto del parco di Molentargius. «Abbiamo mobilitato tutti - ha detto all'Ansa il comandante provinciale dei vigili del fuoco Luciano Cadoni - in caserma non c'è più nessuno, tranne gli operatori che stanno rispondendo a centinaia di chiamate».

Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 00:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA