Roma, bimbo ucciso da una fioriera sotto gli occhi del papà, il dolore dei familiari: «Siamo devastati, Valerio non c'è più»

Venerdì 23 Giugno 2017 di Camilla Mozzetti
Roma, bimbo ucciso da una fioriera sotto gli occhi del papà, il dolore dei familiari: «Siamo devastati, Valerio non c'è più»

«Una tragedia del genere non doveva capitare», la zia del piccolo Valerio lo ripete al telefono, di fronte alla camera mortuaria dell'ospedale romano Sandro Pertini. Prova a raccontare una tragedia inspiegabile, cercando di trattenere le lacrime, a chi dall'altra parte del cellulare tenta di darle conforto. Il piccolo Valerio giace in una stanza. Il suo corpicino è coperto da un lenzuolo bianco mentre le zie e gli zii a turno passano e lo abbracciano. Gli accarezzano il viso. Una processione composta e dignitosa quella dei tanti parenti e amici della famiglia La Rocca che ieri ha riempito il piazzale del nosocomio in via dei Monti Tiburtini. Il dolore vince su tutto. «Non riusciamo a dire nulla, siamo devastati», racconta un amico della famiglia. Si invoca e si pretende il silenzio, mentre le lacrime scendono copiose su tanti volti. È impossibile riuscire ad accettare che il piccolo sia morto per un incidente domestico. Anche gli agenti dei commissariati S. Ippolito e San Basilio hanno confermato la dinamica dell'incidente dopo aver ascoltato i genitori e i parenti. «Stava giocando in giardino e mentre si arrampicava sul muretto si è aggrappato per non cadere a un vaso che però gli è crollato addosso», ripercorre sempre al telefono un altro amico dei coniugi La Rocca.

I GENITORI
A poco a poco da Marco Simone, la piccola località alle porte di Guidonia dove Valerio viveva con i suoi genitori, arrivano i parenti più stretti. La mamma del piccolo ha fatto avanti e indietro tra il nosocomio e la villetta di via Spagna per l'intera giornata. Il suo volto è stravolto. Gli occhi gonfi dal dolore. A passo svelto entra nella camera mortuaria dell'ospedale senza proferir parola. Regna l'incredulità e la disperazione a tratti si mischia alla rabbia, all'incapacità di accettare che la vita di un bambino di soli 5 anni sia stata strappata via da una triste fatalità. «Non ci riesco ancora a credere, Valerio non c'è più», commenta sempre al telefono un amico del papà.
 

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 08:20