Roma, trovata una casa per Chiara, «Non andrà più in ospizio»

Sabato 27 Febbraio 2016 di Laura Bogliolo e Raffaella Troili
Roma, trovata una casa per Chiara, «Non andrà più in ospizio»

Lunedì, ore 16. Papà Maurizio si siederà a un tavolo in Campidoglio. Avrà in mano una piantina e le foto della nuova casa che potrebbe accogliere Chiara. Ha un piccolo giardino, stanze ampie, non è molto lontano dalla clinica Santa Lucia che l’ha assistita per 13 mesi, né da Casal Bernocchi, il quartiere dove è cresciuta. «È una casa comunale nella disponibilità del municipio» annuncia Andrea Santoro, presidente del IX, il minisindaco che in collaborazione con il Campidoglio ha trovato una casa che potrebbe essere adatta per Chiara Insidioso Monda, la ragazza massacrata di botte dal fidanzato due anni fa che vive in stato semi-vegetativo a causa delle gravi lesioni cerebrali. «Una casa libera da tempo, Chiara non andrà più in ospizio» aggiunge Santoro. Una casa libera da tempo, simbolo del “buco nero” delle case popolari creato da ingiustizie e cattiva gestione. Poche le case adatte ai disabili, molte quelle occupate da chi non ne ha affatto diritto.

LA RICERCA Da tempo Maurizio Insidioso sta cercando una casa adatta alla figlia. Ieri Santoro ha incontrato in Campidoglio il sub commissario Clara Vaccaro con delega, tra l’altro, alle politiche abitative: «Ho proposto al sub commissario che da tempo segue la vicenda di Chiara, una casa che si trova a 15 minuti dalla Fondazione Santa Lucia, l'ospedale dove la ragazza sta seguendo il programma di riabilitazione, e a 8 minuti da Casal Bernocchi dove Chiara è cresciuta. Il Campidoglio ha accolto la proposta e lunedì il papà di Chiara potrà valutare con i propri occhi l’appartamento».
Non solo. Verrà anche organizzato un sopralluogo per consentire a Maurizio Insidioso di valutare gli ambienti che potrebbero accogliere Chiara. «Mi hanno convocato per lunedì in Campidoglio - spiega il papà - non ho certezze ma se fosse vero, se davvero la casa risponde ai requisiti richiesti per Chiara sarebbe il massimo». Il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca aveva affermato che si stava impegnando quotidianamente «per trovare una soluzione rispondente alle esigenze prospettate dal padre di Chiara».


 

I TENTATIVI Da oltre un anno il papà di Chiara sta cercando un casa adatta. «Mia figlia tra pochi giorni lascerà la clinica per essere trasferita in una struttura ottima, ma per paziente che stanno peggio di lei, potrebbe regredire, anche i medici hanno detto che la soluzione migliore sarebbe una casa» aveva spiegato Maurizio. Secondo il giudizio di medici e assistenti sociali la casa adatta alla giovane deve ospitare «macchinari, sedia a rotelle, alzatore elettrico, letto e mobili ospedalieri. Solo la stanza non può essere inferiore ai 40 mq. E la casa non meno di 100».
«Per un paziente come Chiara - ha ribadito ieri Maurizio - ci vogliono determinate condizioni. Non sono freddo - aggiunge - ma in questi anni ho imparato a nascondere le emozioni». Spetterà a Maurizio, ora, decidere se quella casa nel IX municipio è adatta alla giovane. Non è freddo, ma reduce da mesi di “battaglie” con le istituzioni. A giungo il contatto con l’allora assessore Francesca Danese, il Comune aveva in mente alcune soluzioni, ma poi non se ne fece più nulla. A dicembre dal Comune avevano fatto sapere che la casa non spettava a Maurizio perché «visto il mio reddito (1.280 euro al mese come dipendente delle Poste) non ho diritto a nulla, cose ineccepibili» aveva raccontato il papà. Poi recentemente era spuntata l’opzione per una casa a Casal Monastero. Troppo lontana dalla clinica Santa Lucia dove Chiara potrebbe continuare a ricevere cure day hospital. Una vicenda durata mesi, simbolo di sprechi e burocrazia.

L’APPUNTAMENTO«Potrà verificare lui stesso ogni possibile adeguamento dell'appartamento che, ad una prima osservazione, sembra facilmente accessibile» dice Santoro che aggiunge: «Diverse realtà del territorio si sono già messe a disposizione per sostenere ogni eventuale intervento». Una petizione online organizzata da Telefono Rosa, l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Michele Anzaldi (Pd) e la mobilitazione sul web. Maurizio lunedì avrà finalmente una possibilità. Una casa vicino al Santa Lucia così come aveva richiesto.
 

Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA