Carabiniere spara dalla caserma della Banca d'Italia a un piccione e lo uccide

Mercoledì 1 Agosto 2018 di Adelaide Pierucci
Carabiniere spara dalla caserma della Banca d'Italia a un piccione e lo uccide
Voleva provare la carabina a piombini, così, si è affacciato alla finestra della caserma, dal lato delle camerate ed ha fatto fuoco contro un piccione, che è stramazzato all'istante a terra. A un appuntato dei carabinieri è costata l'iscrizione sul registro degli indagati da parte della procura di Roma per maltrattamento di animali la bravata di aver fatto fuoco sul volatile. Non partecipava a una battuta di caccia, ma aspettava il suo turno di servizio in caserma, in via dei Mille, all'interno della Banca d'Italia. Ad identificarlo sono stati altri investigatori dell'Arma. Una dirimpettaia, innervosita dagli scoppiettii, il pomeriggio del 15 giugno, ha avvertito i carabinieri indicando anche la direzione dei colpi e la circostanza che un piccione fosse morto. Le indagini si sono concentrate allora sui militari presenti a quell'ora in caserma o nelle camerate.

LE INDAGINI
L'appuntato ha ammesso subito le proprie responsabilità specificando che aveva sì sparato per provare l'arma appena acquistata, precisando però di averla puntata verso il basso nel cortile interno della caserma per non mettere a repentaglio nessuno (oltre piccione). Circostanze ora al vaglio del pm Carlo Villani. Anche un pensionato dovrà rispondere di un'accusa identica. L'uomo, a maggio, ha sparato con una pistola con pallini di piombo a un piccione mentre passeggiava in via dei Canarini, a Torre Maura. Poi ha portato via l'animale in una busta. Dei passanti hanno avvisato immediatamente gli agenti della polizia municipale. In casa sono state trovate altre armi detenute regolarmente. Il porto d'armi, però, ora potrebbe essere revocato, anche perché l'indagato avrebbe mostrato instabilità mentale.
 
Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA