Arrestato Pellegrinetti, il boss della Magliana dei segreti inconfessabili: intorno a lui omicidi e affari illeciti su scala planetaria

Lunedì 22 Gennaio 2018 di Marco De Risi
Arrestato Pellegrinetti, il boss della Magliana dei segreti inconfessabili: intorno a lui omicidi e affari illeciti su scala planetaria
La sua vita criminale può paragonarsi a quella di un abile giocatore di scacchi. Per anni il boss Fausto Pellegrinetti, capo indiscusso del banditismo romano, ha sempre saputo spostare le pedine giuste per guadagnare miliardi di vecchie lire e milioni di euro con gli affari della droga e delle ”slot machine”. Con l’arresto di ieri, da parte della polizia, stanato nella sua residenza dorata nella Costa del Sol, il boss ormai anziano è stato costretto a deporre le armi ma rimane ancora oggi un uomo dai tanti inconfessabili segreti. Se si volesse fare una ”fiction” su Fausto Pellegrinetti sarebbe necessario dare fondo ad ogni colpo di scena possibile. Un cammino da ”narcos” il suo ma anche con il primato di avere capito per primo gli affari miliardari che potevano provenire dall’investimento in ”slot machine”. Pellegrinetti l’ha fatto su scala mondiale costruendo e vendendo le ”macchinette” mangiasoldi in mezzo pianeta. Nel 2002, un uomo viene crivellato di colpi mentre è a bordo di un taxi che lo sta portando all’areoporto di Caracas. Inizia così un giallo dei più inestricabili. Il cadavere è quello di un certo Liverani. Ma no. La moglie dice che è il corpo di Rosario Lillo Lauricella che prima di morire s’era fatto la plastica facciale. Ed ecco che ritorna lo spettro di Pellegrinetti. Le inchieste indicano Lauricella come il braccio armato del boss arrestato ieri. Lauricella investe in Brasile in video poker fino a fabbricarli. Lauricella è protagonista di una sensazionale speculazione edilizia nell’isola di Cavallo in Corsica. Fausto Pellegrinetti muove i primi passi nella Banda della Magliana ma con più precisione diventerà il boss della banda della Marranella: quel sodalizio criminale di Torpignattara, rimasto ancora segreto, non toccato dalle inchieste, la cui anima appartiene alla criminalità calabrese. E in quei mesi del 2002 ad Ostia misteriosi sicari uccidono a sangue freddo Paolo Frau, un bandito della Magliana che era diventato il vice capo del boss indiscusso Renato De Pedis. Uno dei tanti omicidi irrisolti di quella stagione. Gli uomini della Questura di Roma hanno convissuto per anni con il fantasma di Pellegrinetti che era quasi riuscito a farsi dimenticare. Poi, la cattura e forse anche un pò di luce su tanti misteri.  

 
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