Lazio-Roma, ultrà stranieri al derby: rischio vendette incrociate, stadio e Centro blindati

Arrivati in città i primi gruppi di tifosi dall’Europa dell’Est: sorvegliati pub e locali. Polacchi e inglesi gemellati con i laziali, greci con la Roma: rischio vendette incrociate

Sabato 18 Marzo 2023 di Alessia Marani
Lazio-Roma, ultrà stranieri al derby: stadio e Centro blindati

Gli ultras stranieri sono già arrivati: polacchi e greci pronti a dare manforte rispettivamente a laziali e romanisti.

Il refrain alla vigilia della stracittadina tra Lazio e Roma è sempre lo stesso: il derby è una partita a sé. E il “match dei match” fa storia a sé anche sul fronte dell’ordine pubblico. A destare allarme sono la scia di malumori e vendette che potrebbero scatenarsi dopo il furto dello striscione dei Fedayn giallorossi avvenuto il 4 febbraio ma, soprattutto, il rischio di infiltrati stranieri, ultras gemellati pronti a buttarsi nella mischia o a regolare conti in sospeso per interposta persona. Ieri in Centro giravano già i primi gruppi. Supersorvegliate le aree della movida e gli alberghi. L’area dell’Olimpico sarà come sempre blindatissima in vista della sfida che comincia alle 18 (bandito l’orario serale per ragioni di sicurezza). Fra i fattori di rischio, il comunicato degli ultras della Lazio all’indomani del furto dello striscione da parte dei tifosi della Stella Rossa Belgrado (addirittura tra loro vi sarebbero mercenari della Wagner combattenti in Ucraina e in licenza dalla battaglia).

I biancocelesti hanno voluto fugare ogni dubbio sulla vicinanza ai romanisti: «Nessuna solidarietà, nessun rispetto». D’altro canto nella galassia ultras della Sud, (così frammentata che potrebbe saltare la coreografia), il fatto che i Fedayn continuino a occupare il loro posto, nonostante l’onta subita, seppure ormai “anonimi”, non sarebbe cosa gradita. Del resto in curva Sud nel corso del derby del marzo 2019 si scatenò una maxi rissa tra i Fedayn e i “Roma” per questioni di egemonia. Ad increspare gli animi anche gli atti di vandalismo di chiara matrice romanista alla targa in ricordo di Umberto Lenzini, presidente dello scudetto laziale del ‘74, a cui è stato intitolato un parco a Val Cannuta. A spazzare le nubi ci ha provato l’ex capo ultras dei Boys giallorossi Guido Zappavigna che all’Adnkronos ha dichiarato: «I derby sono stati sempre abbastanza tranquilli, l’allarmismo è ingiustificato». Ma la Questura schiererà oltre mille agenti, tra poliziotti, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, per garantire che gli unici brividi arrivino dal campo di gioco. In alto gli elicotteri di polizia e carabinieri. Cancelli aperti dalle 15.15 anche se gli ultras della Lazio saranno in curva Nord fin dalla mattina per allestire la loro coreografia che annunciano «bellissima».

Dall'Est Europa

Allerta altissima, dunque. Fari accesi su piazza Mancini, il Bar River, il Ponte della Musica e Ponte Milvio. L’eco degli scontri del mercoledì di Champions in occasione di Napoli-Eintracht Francoforte è ancora troppo forte per permettersi passi falsi. E questo vale tanto dal punto di vista dell’ordine pubblico, quanto per i tifosi che sanno benissimo che, nella Capitale, in caso di incidenti, non si faranno sconti. Sono arrivati in città i primi gruppetti dei polacchi del Wisla Cracovia, gemellati con i biancocelesti. Amici fraterni dei laziali anche gli inglesi del West Ham che non mancheranno di inviare quantomeno una loro “delegazione”. I radar della Digos e Informativa dell’Arma sono accesi anche per intercettare altri manipoli in arrivo dall’Est dove hanno casa alcune delle tifoserie più inquiete dello scacchiere ultras: dalla Bulgaria (il Levski Sofia gemellato coi laziali) e dalla Croazia (la Dinamo Zagabria legata alla Roma). Avvistati i tifosi del Panathinaikos di Atene, mai assenti in curva Sud nelle occasioni importanti. Da ieri sono cominciate le operazioni di bonifica dell’Olimpico e dintorni. Presidiati i punti “caldi” del tifo: dall’Aurelio, dove hanno la nuova sede gli Ultras Lazio, ai pub di Trastevere, San Giovanni, Campo de’ Fiori fino al Ponte degli Annibaldi, vetrina contesa tra i gruppi per esporre striscioni e sfottò. Scortati i pullman delle due squadre, dei tifosi e dei familiari dei calciatori.

Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA