Aggressioni, furti e rapine: un nuovo allarme alla stazione Termini. Nel mirino ancora i turisti in transito nella zona dello scalo romano.
Stazione Termini «come le favelas, siamo ostaggio delle gang»: la paura di chi vive e lavora in zona
LE BANDE
Non si arresta l'escalation di furti e aggressioni nel quadrante dalla stazione Termini. Già lo scorso novembre è stata registrata una lunga serie di colpi. L'ultimo il pomeriggio del 27 novembre, era stato derubato di soldi e bagagli un passeggero appena arrivato a Roma (da Viterbo): stava consumando un caffè in un bar di piazza dei Cinquecento quando è stato accerchiato e rapinato dei cellulari e dei bagagli. Aveva anche provato a rincorrere i ladri ma all'altezza di viale Manin li aveva persi tra la folla. In un secondo momento era stato ricontattato da uno dei banditi che gli chiedeva un riscatto per poter riavere il telefono. La settimana precedente, altri tre colpi tutti messi a segno in via Daniele Manin: anche in quel caso le vittime hanno riferito di «tre uomini di origini nigeriane» che li hanno accerchiati e rapinati. Le indagini sono ancora in corso ma secondo gli investigatori si tratterebbe della stessa gang: «Il modus operandi è lo stesso, si tratta di rapine fotocopia. Poi ci sono le descrizioni delle vittime che hanno fornito una serie di elementi indicativi per gli identikit» sottolineano i poliziotti. Una situazione che preoccupa e non poco l'amministrazione capitolina per l'alto flusso di turisti atteso per le festività natalizie: «Il nostro obiettivo, nei prossimi giorni in cui è atteso il picco di turisti per le festività, è quello di garantire sicurezza e legalità nelle piazze del Centro e nei punti di maggior afflusso turistico» aveva annunciato Lorenza Bonaccorsi, presidente del I municipio chiedendo su più fronti di accelerare sulle misure di sicurezza da adottare.