Contromano e ubriaca. È indagata per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza la donna di 28 anni, M. C., che sabato mattina era al volante della Fiat Punto che, in viale Baccelli, a due passi dalle Terme di Caracalla, si è scontrata con Serenella Sparapano, insegnate di 65 anni, in sella al suo scooter bianco.
L'impatto è avvenuto alle 7.50 del mattino. La professoressa di Scienze e matematica stava andando a scuola, nel quartiere Prati. Forse non ha avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di quanto stava accadendo, avendo appena imboccato la strada in discesa. E quei segni di un lungo trascinamento a terra del suo corpo farebbero pensare anche all'eventualità che la 28enne non si sia nemmeno voluta fermare in prima battuta, ma che le ruote della macchina alla fine si siano inceppate. «Da come abbiamo osservato sul luogo - spiegano i familiari della docente - non può essere altrimenti». Ulteriori esiti sono attesi dai risultati dell'autopsia effettuata ieri.
GLI ACCERTAMENTI
Quando sul posto sono arrivati i primi soccorritori, la 28enne era sconvolta. Portata in ambulanza all'ospedale San Giovanni, è stata sottoposta ai test di alcol e droga. Il tasso alcolemico accertato supererebbe del doppio la soglia limite tollerata. Insomma, la ragazza aveva bevuto oltre il consentito. quanto basta per fare scattare l'aggravante.
Sgomenta la famiglia. Il figlio Simone, carabiniere, è ancora sotto choc. Serenella era una storica residente della Garbatella. Nel quartiere, come a scuola, la adoravano tutti per la sua simpatia coinvolgente, la accuratezza nell'insegnamento portato avanti «con la giusta umanità e misurata severità», ricorda la mamma di un alunno. «Prima di mettere un voto basso - dice - tentava il tutto per tutto per spiegare ai ragazzi l'argomento».
Serenella aveva perso il marito quando aveva 29 anni, crescendo suo figlio con ogni attenzione e cura possibile. Poi aveva conosciuto il suo compagno, Marco. «Io guido il furgone - afferma con un filo di voce - c'è troppa disattenzione alla guida, bisogna avere mille occhi. Ma no si può morire così, Serena non lo meritava».
Gli alunni del classico Alighieri hanno issato uno striscione di addio per la loro prof a scuola. Il preside Giovanni Sedita ha proclamato il lutto della comunità scolastica e diffuso una lettera di ricordo della collega «La professoressa Sparapano è stata una figura di riferimento per il nostro liceo. La sua competenza scientifica e i suoi progetti hanno vivacizzato da sempre le aule del Dante. Ci lascia l'esempio della sua dedizione didattica unita alla simpatia sempre coinvolgente nei tanti momenti della quotidianità scolastica».
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