Molto da buttare tanto su cui iniziare a lavorare. Viene approvata dopo un'estenuante giornata il nuovo regolamento del commercio nella Città storica ma si va in proroga al 31 dicembre con i divieti fino ad oggi vigenti. Di laboratori artigianali - che nel testo messo a punto dalla commissione Commercio e approdato in Assemblea capitolina erano stati "risparmiati" dagli stop (imposti invece per altri tre anni a nuovi minimarket) - non se ne potranno aprire nella zona Unesco almeno fino alla fine di dicembre.
IL TESTO
Tecnicamente il nuovo Regolamento era più che mai necessario in quanto il vecchio provvedimento scadeva oggi e senza un nuovo atto i minimarket, capaci di calpestare decoro e qualità, potevano tornare ad aprire tranquillamente nelle zone di maggior pregio della Capitale. Quando la commissione Commercio ha iniziato a lavorare al testo, in base a dei calcoli sugli indici di saturazione (troppi minimarket, diminuiti i laboratori artigianali) a questi ultimi è stata concessa la possibilità di tornare ad aprire in ragione dell'analisi svolta e per frenare quella desertificazione, non solo di residenti, ma di attività commerciali che imperversa nel cuore di Roma. Bene, ma si tratta sempre del Centro e dunque come garantire il decoro se la stessa Confartigianato, da sempre a favore di nuove aperture, ha censito almeno 309 attività con la dicitura "laboratori artigianali" quando di artigianale avevano poco e nulla? I residenti hanno lamentato in diverse sedi il rischio di tornare di fatto ad aperture incontrollate e così al Regolamento che pure prevedeva dei correttivi rispetto al passato (l'apertura a determinate ampiezze, locali insonorizzati e provvisti di servizi igienici) è stato inserito dal presidente della commissione Commercio Andrea Alemanni un sub-emendamento che proroga a fine dicembre i divieti non solo ai minimarket ma anche ai laboratori artigianali e agli esercizi di vicinato. Del testo originario passano «I trasferimenti obbligati a 100 mq per i minimarket e 80 mq per i laboratori artigianali, no "moneytransfer" per i minimarket e per i laboratori - spiega Alemanni - obblighi stringenti per il consumo sul posto». Ora c'è da lavorare al futuro e a quello che la città dovrà garantire per la fine dell'anno. Nel nuovo Regolamento semaforo verde per antiquari, librerie, belle arti ma stop nella cerchia delle Mura a sexy-shop, compra oro, sale giochi.
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