Roma, stretta sui nuovi fast-food: in Centro stop alle licenze. Confermato il veto per i minimarket

Prorogato fino al 31 dicembre il divieto di aperture per i laboratori artigianali

Mercoledì 31 Maggio 2023 di Camilla Mozzetti
Roma, stretta sui nuovi fast-food: in Centro stop alle licenze. Confermato il veto per i minimarket

Molto da buttare tanto su cui iniziare a lavorare. Viene approvata dopo un'estenuante giornata il nuovo regolamento del commercio nella Città storica ma si va in proroga al 31 dicembre con i divieti fino ad oggi vigenti. Di laboratori artigianali - che nel testo messo a punto dalla commissione Commercio e approdato in Assemblea capitolina erano stati "risparmiati" dagli stop (imposti invece per altri tre anni a nuovi minimarket) - non se ne potranno aprire nella zona Unesco almeno fino alla fine di dicembre.

Poi si vedrà.

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IL TESTO

Tecnicamente il nuovo Regolamento era più che mai necessario in quanto il vecchio provvedimento scadeva oggi e senza un nuovo atto i minimarket, capaci di calpestare decoro e qualità, potevano tornare ad aprire tranquillamente nelle zone di maggior pregio della Capitale. Quando la commissione Commercio ha iniziato a lavorare al testo, in base a dei calcoli sugli indici di saturazione (troppi minimarket, diminuiti i laboratori artigianali) a questi ultimi è stata concessa la possibilità di tornare ad aprire in ragione dell'analisi svolta e per frenare quella desertificazione, non solo di residenti, ma di attività commerciali che imperversa nel cuore di Roma. Bene, ma si tratta sempre del Centro e dunque come garantire il decoro se la stessa Confartigianato, da sempre a favore di nuove aperture, ha censito almeno 309 attività con la dicitura "laboratori artigianali" quando di artigianale avevano poco e nulla? I residenti hanno lamentato in diverse sedi il rischio di tornare di fatto ad aperture incontrollate e così al Regolamento che pure prevedeva dei correttivi rispetto al passato (l'apertura a determinate ampiezze, locali insonorizzati e provvisti di servizi igienici) è stato inserito dal presidente della commissione Commercio Andrea Alemanni un sub-emendamento che proroga a fine dicembre i divieti non solo ai minimarket ma anche ai laboratori artigianali e agli esercizi di vicinato. Del testo originario passano «I trasferimenti obbligati a 100 mq per i minimarket e 80 mq per i laboratori artigianali, no "moneytransfer" per i minimarket e per i laboratori - spiega Alemanni - obblighi stringenti per il consumo sul posto». Ora c'è da lavorare al futuro e a quello che la città dovrà garantire per la fine dell'anno. Nel nuovo Regolamento semaforo verde per antiquari, librerie, belle arti ma stop nella cerchia delle Mura a sexy-shop, compra oro, sale giochi.

 

QUATTRO DIRETTRICI

Quattro le direttrici su cui l'assessore allo Sviluppo economico di Roma Capitale Monica Lucarelli intende lavorare perché non si può parlare di nuove aperture senza una riflessione più ampia sul Centro e soprattutto senza capire con un vero e puntuale censimento alla mano dove è più necessario intervenire. In sostanza la zona Unesco ha diverse situazione da affrontare: «Il centro storico necessita di un piano di sviluppo che segua una visione più alta e che tenga conto anche delle necessità dei residenti - commenta l'assessore Lucarelli - la proroga al 31 dicembre, approvata senza voti contrari, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Continueremo a lavorare a 360 gradi sul commercio anche nell'area Unesco triangolando il nuovo regolamento sulle occupazioni di suolo, la valorizzazione delle attività storiche e di qualità, la valorizzazione delle attività artigianali. Nello stesso tempo potremo ragionare nell'ottica della città dei 15 minuti con un centro mappato e diviso in rioni» che non sono tutti uguali «Campo de' fiori ed Esquilino - conclude la Lucarelli - hanno infatti esigenze molto diverse. Con il contributo dei Municipi, delle associazioni di categoria, dei comitati, dei residenti e della commissione Commercio e quindi con un percorso partecipativo potremo individuare e così incentivare l'apertura di nuove attività commerciali utili per i residenti e bloccare la fuga dei romani dal centro. Un centro vissuto dai romani è la miglior cartolina per un turismo esperienziale che porta valore alla città».
 

Ultimo aggiornamento: 15:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA