Ormai gli amministratori di condominio sono diventati i consulenti energetici di migliaia di romani. Sono loro a indicare, per quanto possono, le dritte per risparmiare e far quadrare i bilanci condominiali. E un dato emerge su tutti: nella Capitale chi vive in un palazzo sta diventando molto più rigido delle indicazioni del Governo rispetto alle accensioni dei riscaldamenti.
Bollette, il trucco per risparmiare sul riscaldamento installando una valvola termostatica
LE MODIFICHE
La situazione sta in questi termini: il ministero della Transizione ecologica ha tagliato alla fascia climatica di Roma (la D) quindici giorni.
CALENDARIO ALLA MANO
Comunque, tra i suggerimenti che gli amministratori stanno dando per evitare che i prezzi lievitino, c’è proprio la riduzione del lasso di tempo passato con i termosifoni accesi e che in alcuni palazzi della città arriverà a ridosso della festa dell’Immacolata. In pratica, solo con l’Albero di Natale addobbato si potrà contare sui primi tepori. «Dipende da ogni singolo condominio, ma ce ne sono molti che hanno approvato nelle loro assemblee l’accensione dal primo dicembre al 15 marzo, con l’indicazione di monitorare le fatture delle bollette che arriveranno e con le successive scelte di integrare con rate straordinarie o ridimensionare nuovamente l’orario - dice Antonio Pazonzi, amministratore aderente ad Anaci, l’associazione nazionale amministratori di condomini e immobili - Noi abbiamo realizzato alcune tabelle digitali con lo sviluppo degli orari e abbiamo spiegato ai condomini quanto va tenuta accesa la caldaia per evitare conguagli o aumenti delle rate mensili.
A loro, in assemblea, poi spetta la scelta». Ci sono, però, romani più abituati a tenere gli impianti al freddo che avevano già scelto un’apertura “frazionata”, con un paio di ore al mattino (per rendere il risveglio meno brusco) e un po’ di ore al tramonto, quando il clima diventa più rigido. «Solitamente - prosegue Pazonzi - chi usa questo sistema già tiene gli impianti spenti almeno due ore in più rispetto agli altri per andare a compensare l’aumento del consumo energetico del 20% che viene determinato dalla doppia accensione quotidiana». Il cambiamento climatico, in questo caso, è visto in positivo. «Speriamo in un inverno più caldo, così da avere mesi meno rigidi», conclude l’amministratore.