Roma, ora è psicosi da maniaco a Prati: «L'assassino abita qui»

Le donne del quartiere si sentono in pericolo: «Ma quando lo arrestano?»

Sabato 19 Novembre 2022 di Flaminia Savelli
Roma, ora è psicosi da maniaco a Prati: «L'assassino abita qui»

«Ieri sera ho accompagnato mia figlia 27enne a cena a casa di un amico perché aveva paura di uscire da sola. La capisco, anche io non mi sento più tranquilla a vivere qui e sarà così fino a quando non prenderanno quel maniaco». Roberta Valli vive in via Durazzo, nel quartiere Prati, a una manciata di metri da quella che è diventata la scena del delitto in cui è stata brutalmente uccisa Marta Castaño Torres, 59enne di origini colombiane (ne avrebbe compiuti 60 lunedì prossimo) in un appartamento utilizzato come casa di appuntamenti. Una delle tre vittime del killer delle escort che ha scatenato la paura in tutto il quartiere.

Ora tra le famiglie che vivono qui, si è scatenata la psicosi: donne e ragazze si organizzano per evitare di uscire da sole. Altre hanno attivato chat di palazzo per monitorare chi entra e chi esce dai portoni. «Fino al giorno dei delitti non avevo alcun timore, oggi non mi sento più tranquilla. L'assassino potrebbe addirittura vivere in una delle nostre palazzine. Essere il nostro vicino di casa» dice spaventata Claudia Larici, pure lei residente in via Durazzo. Ma la paura si allarga a tutto il quadrante nel cuore dalla città.

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LA PAURA NEL QUARTIERE
In via Augusto Riboty, dove sono state assassinate due prostitute cinesi ancora senza identità, studentesse e professioniste accelerano il passo. «Come si può stare tranquille?» domanda Francesca Paolini, commercialista e titolare di uno studio lungo via Circonvallazione Clodia: «Lavoro qui da 7 anni, non ho mai prestato attenzione a chi incontro nel tragitto tra la macchina e il mio studio. Così come non ho mai avuto alcun timore nella palazzina dove esercito. Dalla mattina dei delitti è tutto cambiato - spiega la professionista - mai avrei potuto immaginare una situazione come questa. La tentazione di cambiare zona è molto forte anche per le mie clienti che hanno i miei stessi timori».

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DONNE NEL MIRINO
Ai banconi dei bar, all'ingresso delle palestre, tra i tavoli delle trattorie e dei ristoranti del quartiere: ovunque nel quartiere Prati ancora ieri non si parlava d'altro: l'assassino delle tre prostitute è l'unico argomento di conversazione. Le donne che vivono e frequentano la zona si sentono nel mirino. Tutte potenziali vittime: «Ci sentiamo tutte in pericolo perché sono state assassinate delle donne» spiega Ludovica Galli accompagnata dal marito Lorenzo che interviene: «Viviamo qui e sono preoccupato per mia moglie. La sto accompagnando a sbrigare alcune pratiche e fino a quando la polizia non arresterà il killer, farò il possibile per tranquillizzarla, almeno per quanto posso. Ci sembra di vivere in un incubo - dice ancora - impossibile ignorare ciò che è avvenuto, tutta quella violenza senza senso. Speriamo solo sia finita qui e che l'assassino venga preso al più presto».

 

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 03:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA