Pantheon, ticket a 5 euro: i romani non pagheranno. Accordo tra ministero della Cultura e Vicariato

Ingresso gratis anche per i fedeli

Venerdì 17 Marzo 2023 di Valeria Arnaldi
Pantheon, ticket a 5 euro: i romani non pagheranno. Accordo tra ministero della Cultura e Vicariato

Visitare il Pantheon avrà un prezzo.

Letteralmente. L’annuncio è arrivato dal Ministero della Cultura: «Sarà introdotto un biglietto d’ingresso al Complesso del Pantheon di importo non superiore a 5 euro». Non per i romani, però, è la promessa. Dopo anni di progettazione, dibattito e anche polemiche, il ticket di accesso al monumento è stato approvato. La nuova convenzione sul Regolamento d’uso è stata siglata, ieri, dal Ministero della Cultura e dal Capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyres, meglio nota come Pantheon. Il 70 per cento del ricavato andrà al Ministero. Il 30 per cento alla diocesi di Roma. «In appena tre mesi siamo giunti a definire un obiettivo basato sul buonsenso: far pagare un modico biglietto per il sito culturale più visitato in Italia – ha annunciato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano - Dal pagamento saranno esclusi i cittadini di Roma. Le risorse ricavate, una parte delle quali andrà anche al Comune e una parte destinata ad azioni di sostegno della povertà, saranno utilizzate per la cura e la riqualificazione del Pantheon». Stabilito il biglietto e la cifra, sono state anche definite le eccezioni. 

Pantheon, biglietto di 5 euro per l'ingresso. Accordo Ministero-Vicariato. Ecco per chi resterà gratis

ESENTI

L’accesso rimarrà libero per i minori di diciotto anni, le categorie protette, i docenti che accompagnano le scolaresche. E per i giovani fino a 25 anni la tariffa sarà ridotta a due euro. Accesso gratuito, inoltre, per i canonici del Capitolo della Basilica, il personale laico e religioso, volontari inclusi, i chierici e le guardie d’onore alle Reali Tombe del Pantheon. E sarà senza costi anche per i fedeli nell’esercizio delle attività religiose. Il Ministero sosterrà le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché pulizia. La diocesi di Roma destinerà i fondi ottenuti ad attività caritative e culturali, nonché per interventi di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale nel suo territorio. «Deve essere chiaro che da parte della diocesi non vi sarà alcun utile economico», ha precisato il vescovo ausiliare di Roma Daniele Libanori, che con il ministro, ha presenziato alla firma dell’intesa tra il direttore generale Musei Massimo Osanna, il direttore dei Musei statali di Roma Mariastella Margozzi e il Camerlengo monsignor Angelo Frigerio.

I NUMERI

Le entrate si annunciano considerevoli. Nel 2010, i visitatori erano meno di cinque milioni, per l’esattezza 4.721.200. Nel 2019, erano già saliti a circa nove milioni, consacrando il Pantheon a monumento più visitato della città. E perfino nelle sole aperture straordinarie di 26 dicembre, 1 e 2 gennaio scorsi, si è confermato tale, con oltre sessantamila visitatori. Nello stesso periodo, il ministro aveva rilanciato l’ipotesi del biglietto, in dialogo con il Campidoglio. In visita al Colosseo, il 26 dicembre, Sangiuliano aveva ribadito che il patrimonio culturale italiano «può diventare anche un grande volano economico per l’intera nazione». Detto fatto. O quasi. Ancora deve essere stabilita la data in cui il ticket diventerà realtà. «Sarà introdotto non appena si concluderanno i passaggi tecnici necessari per consentire l’acquisto del tagliando da parte dei visitatori», spiega il Ministero. E rimane da disciplinare, con accordi tra il Ministero e il Comune di Roma, «l’accesso gratuito per i residenti nella Capitale e la destinazione di parte delle risorse all’Amministrazione capitolina».

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