Movida troppo rumorosa. «Il Comune di Roma ci paghi i danni». Da Trastevere a Monti: siamo pronti a una class action

Sentenza della Cassazione: i Comuni devono risarcire i cittadini che ritengono di avere subito un danno

Domenica 4 Giugno 2023 di Giampiero Valenza
Movida troppo rumorosa. «Il Comune di Roma ci paghi i danni». Da Trastevere a Monti: siamo pronti a una class action

Per la movida capitolina si potrebbe aprire uno scenario del tutto nuovo, con i risarcimenti dei danni per i residenti costretti a vivere con gli schiamazzi sotto casa nelle ore della notte.

LA DECISIONE

La Cassazione, infatti, ha stabilito che i Comuni devono risarcire i cittadini che ritengono di avere subito un danno a causa dei rumori.

Il tribunale di Brescia aveva condannato il Comune a risarcire 50mila euro a due residenti che vivevano in una zona dove fino a tarda notte, anche dopo l'orario di chiusura, gli schiamazzi continuavano a infastidirli. La Corte d'Appello aveva annullato la sentenza e ora la Cassazione ha disposto un appello bis che si attenga al principio secondo il quale l'amministrazione, che non fa rispettare le regole di quiete pubblica, non tutela il privato che lamenti la lesione del diritto alla salute che invece viene costituzionalmente garantito.

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I COMMENTI

Esultano i comitati di quartiere della Capitale, che vedono quanto accaduto a Brescia come un'occasione da replicare anche a Roma. «Ci stiamo attivando anche noi: abbiamo creato una rete per vedere e studiare queste carte per capire come chiedere i danni all'amministrazione comunale - spiega Simonetta Marcellini, del Comitato emergenza Trastevere - Intanto, siamo arrivati al punto in cui non abbiamo più risposte: tutte le nostre richieste notturne di intervento vanno nel vuoto». «Trastevere non ha più un fine settimana perché è come se vivesse sempre nel fine settimana. Il disagio ormai è continuo: siamo arrivati a sperare che di notte piova perché solo così la movida lungo le strade si ferma un po'».

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La scelta della Cassazione, secondo il Comitato trasteverino, apre la strada a una serie di azioni anche a Roma. «Faremo una class action - dice Marcellini - Sicuramente a Roma ci saranno numeri molto ma molto più grandi. Basti pensare che il quartiere, ogni giorno, è attraversato da circa 7 mila turisti e che in alcune zone i residenti vengono continuamente minacciati proprio a causa della movida senza regole. È cosa che accade a vicolo del Cinque, dove ci sono i tavolini dei locali fin dentro i portoni e se ti azzardi a dire qualcosa vieni minacciato». Da Trastevere a Monti, la scelta della Cassazione continua a essere vista in modo positivo. «C'è stato un caso simile anche a Torino - sottolinea Nicola Barone, presidente del Comitato Rione Monti - Certo, diventa un po' complesso mettere su un'azione legale per il risarcimento perché la cosa difficile da dimostrare è il rumore».

 

«La sentenza - prosegue - apre comunque uno scenario nuovo: bisogna trovare qualcuno esperto in procedure amministrative di questo tipo e che faccia da tutor cittadino qui a Roma». «Noi, di sicuro, ne parleremo durante le riunioni dei Comitati di quartiere», aggiunge Baroni, che sta preparando per il prossimo 6 giugno l'incontro "Roma: una città troppo aperta?". All'ordine del giorno dell'appuntamento, nella Casa del I Municipio di via Galilei, lo sviluppo turistico della città.
 

Ultimo aggiornamento: 07:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA