Come già avvenuto per le biciclette elettriche, registra una battuta d'arresto anche il bando per il servizio di monopattini in sharing.
Roma, autobus e tram troppo lenti: un’ora per arrivare al lavoro. La Capitale è ultima in classifica
DIMISSIONI
Alla base di questa decisione un imprevisto che potrebbe avere anche ripercussioni nei mesi prossimi: uno dei tre commissari della commissione che deve vagliare le offerte finora presentate, si è dimesso per motivi personali. In teoria l'iter dovrebbe riprendere a breve con la nomina - sarà scelto tra i dirigente dei dipartimenti di Roma capitale - di un altro componente del consesso, senza rifare il lavoro già effettuato. Ma per evitare vizi formali e allontanare lo spettro di probabili ricorsi (dopo l'affidamento della gara) la commissione stessa potrebbe rivedere quanto finora svolto. E questo rischia di allungare ulteriormente i tempi.
Da quasi tre anni il centro storico è preso d'assalto da monopattini e biciclette parcheggiate selvaggiamente sui marciapiedi (anche davanti ai monumenti o sugli scivoli per i disabili), tra corse in contromano o a tutta velocità. Per mettere un argine a questo caos l'assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, aveva predisposto un bando di gara che modificava sostanzialmente questo servizio di sharing: meno monopattini nel I Municipio (nel Tridente non si potranno superare i 90 mezzi, nella Ztl centro storico i 900) più velocipedi da noleggiare nelle periferie e obblighi più stringenti per le compagnie, che dalle attuali sette passeranno a tre. Per esempio, le aziende dovranno garantire un rapido trasferimento dei monopattini da una zona all'altra per non ingolfare il Centro.
Parallelamente, sempre il Comune ha promesso di identificare una serie di parcheggi dedicati, che sia le aziende sia i residenti chiedono da tempo e che non sono mai stati allestiti.
Tra gli operatori c'è il timore che a quella annunciata nei giorni scorsi, possano seguire altre proroghe. Anche perché, come detto se pure il Comune riuscisse ad annunciare i tre vincitori della gara entro il secondo trimestre del 2023, non si escludono ricorsi da parte delle aziende escluse. La piazza di Roma, poi, vale per il settore incassi tra i 25 e i 30 milioni di euro all'anno. Questa è la seconda battuta d'arresto nei piani dell'assessore Patanè: proprio un ricorso presentato dalle compagnie al Tar aveva già congelato la gara per l'affidamento delle biciclette in sharing, con le ditte che si sono lamentate perché nel bando è stato inserito un peso medio per le bici troppo leggero per i modelli presenti sul mercato. Il tribunale amministrativo ha chiesto un parere al ministero delle Infrastrutture, quindi anche questa gara che doveva concludersi con l'affidamento del servizio dal 1 gennaio, ha dovuto registrare uno slittamento. Intanto, anche in questi giorni di feste natalizie, il centro storico e altri pezzi del I Municipio hanno finito per essere ancora sotto scacco di monopattini e biciclette, lasciati dove capita.