Altare della Patria terra di nessuno. Questa volta a "esibirsi" sono state un gruppo di giovani turiste spagnole che arrivate all'apice del monumento, sulla piattaforma dedicata ai caduti, hanno dato vita a una discutibile cerimonia: mascherate con indumenti gonfiabili, hanno cantato e ballato sguaiate, facendo il verso alla statua equestre che raffigura Vittorio Emanuele II. La scena è avvenuta sabato mattina intorno alle 12.30. Il gruppo di spagnole, forse per un addio al celibato, forse per celebrare una loro festa locale si sono mascherate sulla terrazza del Vittoriano, a piazza Venezia, nel cuore di Roma.
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La sceneggiata si è svolta davanti a turisti sorridenti e sorpresi, ma anche italiani indignati che commentavano: «In altri paesi tutto ciò non avverrebbe». Qualcuno ha provato a spiegare loro dove si trovassero, e che era fuori luogo tutta quella messinscena. Ma si sono trovati davanti a ragazze che scoppiavano a ridere e non capivano l'italiano. Le spagnole sono salite lungo la scalinata interna, hanno usato le panchine di marmo per fare selfie, indossare discutibili costumi, tutto questo per almeno 40 minuti. Nessuno è intervenuto. A dar fastidio il modo sguaiato con cui hanno preso possesso della terrazza più alta dedicata ai caduti, dove tra canti e balli si sono esibite facendo il verso al monumento di Vittorio Emanuele II. Qualcuno si è meravigliato: «Dopo i blitz degli anarchici pensavamo che i controlli fossero aumentati, invece...». Inopportune. Molti turisti hanno preso le distanze, si sono allontanati disgustati, ma nulla più. L'altare della Patria è rimasto in balìa delle turiste spagnole mascherate.
I PRECEDENTI
Non è la prima volta. Altri episodi (non solo d'estate quando le fontane sono prese d'assalto da turisti accaldati e in ciabatte) hanno visto protagonista l'Altare della Patria. Ma fa impressione come solo pochi giorni fa gli anarchici si siano mescolati ai tanti turisti che affollavano la città Eterna, hanno preso l'ascensore e una volta arrivati sulla terrazza hanno srotolato uno striscione con su scritto "L'Italia tortura, con Alfredo no al 41bis" e acceso fumogeni (i manifestanti avevano comprato regolare biglietto e non erano perquisibili, ndr). Nel recente passato avevamo registrato bivacchi al sole, panini smangiucchiati e bevande colanti sempre sulle scalinate del Vittoriano, il più importante monumento al primo re d'Italia, simbolo della nazione e dei suoi valori democratici ed europei. Pensare che è vietato semplicemente sedersi su quei gradini di marmo sopra i quali svetta con la sua presenza silenziosa e allo stesso tempo imponente la Tomba del Milite Ignoto.