Colosseo, biglietti introvabili: bagarini online li rivendono su internet a prezzo triplicato

I giganti del settore comprano stock di biglietti rivendendoli a prezzi esorbitanti

Venerdì 14 Luglio 2023 di Francesco Pacifico
Colosseo, biglietti introvabili: bagarini online li rivendono su internet a prezzo triplicato

Le storiche e lunghissime file sono un problema secondario. Oggi visitare il Colosseo, il monumento più famoso al mondo, è diventato - nel vero senso del termine - un lusso per pochissimi.

Chi, in questi giorni, vuole accedervi, finisce per scontrarsi con un muro invalicabile: collegandosi al sito del rivenditore ufficiale, la Coop Culture, trova disponibilità a luglio soltanto nelle giornate del 18 e del 19, con ingresso verso le ore 17, quando il sole picchia ferocemente. Ancora più complicato sfidare la sorte, nella stessa giornata, al botteghino presente nell'area dei Fori. Per la cronaca, sono pochissimi anche gli spazi ad agosto.

Discorso diverso se si naviga su internet tra le tante piattaforme, per lo più straniere, di prenotazione online. Sui portali si può comprare il biglietto anche per la giornata odierna. I colossi del booking offrono anche tour in pullman o video in 3D, ma la scorciatoia costa cara: tra i 28 e i 50 euro, quasi il triplo rispetto a 18 euro chiesti da Coop Culture. «E nei momenti di grande afflusso - denuncia Angelo Lo Porto, presidente di Assoturismo-Confesercenti - il prezzo su internet supera i 70 euro: i biglietti oscillano come i titoli in Borsa».

ALGORITMI

Per la cronaca, è tutto lecito, anche se l'assessore al Turismo e ai Grandi eventi, Alessandro Onorato, nota «che così si colpisce l'immagine della Capitale. È un qualcosa che già accade per i concerti, ma che questo avvenga a danno di un bene pubblico non va bene». Quindi aggiunge che il Comune ha «segnalato al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che da parte nostra e degli operatori c'è grande preoccupazione sul ticketing del Colosseo: siamo passati dal bagarinaggio fisico a quello elettronico con gli algoritmi e oggi troppe volte l'acquisto del biglietto costa il triplo, se non il quadruplo, rispetto a quello ufficiale. E poi magari le fatture arrivano da Miami, dal Delaware o da un altro Stato estero». Senza pagare tasse in Italia.

Il meccanismo del fenomeno lo spiega Lo Porto: «Quando sul sito ufficiale vengono messi in vendita grandi stock di biglietti, i grossi player hanno fortissime disponibilità economiche per accaparrarseli. Con il risultato che turisti e tour operator devono comprarli da loro o dai bagarini». Aggiunge Francesca Duimich, presidente di Federagit di Roma e Lazio che raccoglie guide e accompagnatori turistici: «Abbiamo chiesto un sistema informatico avanzato per distribuire meglio i biglietti. Ma serve un maggiore controllo anche contro i bagarini».
La difficoltà a trovare i biglietti del Colosseo è finita anche nel mirino del dicastero dei Beni Cultura. Il ministro ha incontrato una delegazione di Assoturismo. Due sarebbero le soluzioni allo studio in via del Collegio romano: chiedere al futuro gestore della biglietteria (Cns) di garantire più biglietti a visitatori e tour operator; provare ad allargare la vendita dei ticket anche sul nuovo portale.museiitaliani.it, che sta dando riscontri positivi per il Pantheon.

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