Quando il programma Chi l'ha visto ha iniziato a raccontare le storie delle persone scomparse - correva l'anno 1989 i social, con tutta la loro forza comunicativa, non erano neanche contenuti nei libri di sociologia.
«Il giorno dopo la pubblicazione del video racconta Faraoni, kickboxer e attualmente campione italiano di boxe siamo stati contatti da un'infermiera del San Giovanni, che ci spiegava cosa era successo a Giovanni». Il ragazzo, appena arrivato a Roma, era stato fermato dalla polizia e portato in ospedale: qui i medici optavano per il Tso. Già in passato, infatti, aveva subito trattamenti di questo tipo, come ha raccontato la madre agli Youtuber. Subito dopo aver appreso la notizia del ritrovamento del figlio, la madre, da Napoli, si è precipitata all'ospedale per parlare con i medici che lo seguivano. «Lo hanno legato al letto racconta perché il primo giorno ha tentato di scappare dall'ospedale. Resterà qui ancora qualche altro giorno».
UN NUOVO APPELLO
E dopo? «La dottoressa mi ha consigliato di affidarlo ad una comunità psichiatric - racconta la madre - ma purtroppo quelle pubbliche sono tutte esaurite. Ne ho contattata una in Trentino e mi hanno chiesto 3mila euro al mese: ma come può pagarli chi, come me, guadagna 800 euro?». E così ecco il secondo appello, sempre via Youtube: chiunque conosca una struttura in grado di accogliere questa persona in difficoltà, può farsi avanti. «Siamo contenti di aver potuto risolvere questo caso spiega Faraoni quella donna era davvero in difficoltà e abbiamo fatto tutto il possibile. Anche noi ci stupiamo ancora della viralità che hanno le storie che raccontiamo sui nostri canali».
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