Roma, scandalo in Tribunale: il bar non fa gli scontrini. Tra i clienti sorpreso anche un militare

Il caso sollevato da Striscia la Notizia. È il secondo episodio dopo quello all'Agenzia delle Entrate che ha portato alla chiusura del bar

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Michela Allegri
Roma, scandalo in Tribunale: il bar non fa gli scontrini. Tra i clienti sorpreso anche un militare

Non solo il paradosso dell'Agenzia delle entrate, dove nel bar della sede Roma 6 Eur Torrino non venivano rilasciati gli scontrini. La stessa cosa succedeva anche nel "tempio della legalità", il Tribunale civile, come documentato da un servizio di "Striscia la notizia" in onda ieri sera. Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, con le telecamere nascoste "Striscia" è entrata nella caffetteria che ha sede all'interno degli uffici di viale Giulio Cesare e ha mostrato il viavai di clienti a cui viene consegnato il resto, ma spesso non lo scontrino. Tra questi, addirittura un carabiniere in divisa. «Dopo tutto quello che è successo, proprio in tribunale ci dimentichiamo di fare gli scontrini?», chiede Jimmy Ghione al cassiere, che risponde con una risata.

A interrompere il servizio sono proprio gli uomini delle forze dell'ordine che scortano l'inviato del tg satirico fuori dal bar. «Non si possono fare riprese all'interno», dicono.

Chiuso il bar dell'Agenzia delle Entrate che non faceva scontrini. «Tutti i dipendenti erano consapevoli»

IL BAR CHIUSO

Lo scorso marzo, dopo che le telecamere nascoste avevano documentato il mancato rilascio degli scontrini nel bar dell'Agenzia delle entrate, Ghione si era rivolto al titolare, ma ne era seguita un'aggressione con minacce e spintoni. L'inviato era stato colpito al volto. «Prendo un coltello e ti ammazzo», gli aveva detto l'uomo. Dopo la puntata c'era stata un'assemblea dei dipendenti, che avevano diffuso un documento: «A seguito dei diversi servizi di "Striscia la Notizia" presso la sede di via Canton, assistiamo a una inaccettabile gogna mediatica volta a banalizzare l'impegno quotidiano di lavoratori responsabili e professionali, gettando fango ed accusando di connivenza chi fa il proprio lavoro in modo onesto». E ancora: «Un attacco vergognoso che alberga in una comunicazione che diventa solo sensazionalismo e diffamazione. Il protrarsi di questa situazione sta creando ansia e mina lo stato d'animo dei lavoratori, stanchi del silenzio assordante dei vertici dell'Agenzia. A questo si sta unendo l'atteggiamento dell'utenza sempre più ostile nei confronti dei colleghi a contatto con il pubblico, atteggiamento fomentato dalle accuse che la nota trasmissione sta rivolgendo genericamente a tutto il personale per colpire l'Agenzia delle entrate». I dipendenti manifestavano preoccupazione per la loro sicurezza.

LA CHIUSURA

Lo scorso 21 aprile, l'inviato del tg satirico è tornato con un cameraman al bar del Torrino e ha mostrato il locale chiuso, con le luci spente, il frigo vuoto e il barista che lo aveva minacciato intento a riempire gli scatoloni.

La chiusura della caffetteria è stata confermata anche dalle testimonianze di alcuni dipendenti dell'Agenzia delle entrate. Una guardia giurata, quando viene chiesto come fosse possibile che nell'ufficio simbolo della lotta all'evasione nessuno sapesse che il bar non faceva gli scontrini, ha commentato ai microfoni: «Ci andavano tutti i dipendenti, è con loro che io me la prendo maggiormente: qui, dal semplice usciere al dirigente, sono tutti polizia tributaria». Già nel 2018 gli inviati di "Striscia" si erano presentati nello stesso locale contestando il mancato rilascio di documenti fiscali. La situazione era rimasta identica.

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA