Avvocato porta la droga al cliente in carcere durante un colloquio: arrestato a Regina Coeli

Il giudice ha disposto i domiciliari

Mercoledì 1 Febbraio 2023 di Michela Allegri
Avvocato porta la droga al cliente in carcere durante un colloquio: arrestato a Regina Coeli

È andato nel carcere di Regina Coeli per fare visita a un suo assistito, detenuto. Approfittando del fatto di essere un avvocato, è riuscito a portare con sé quattro grammi di cocaina. Durante il colloquio, ha consegnato le dosi al suo cliente, convinto di non essere scoperto. Invece, gli agenti di polizia penitenziaria gli hanno stretto le manette ai polsi, intervenendo proprio nel momento della cessione. Così, nel giro di qualche minuto, l’avvocato Danilo Siliquini è passato dall’altra parte delle aule di giustizia: da difensore si è ritrovato catapultato sul banco degli imputati.

L’accusa di spaccio è aggravata dall’aver fatto circolare sostanze stupefacenti all’interno di una struttura penitenziaria.

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L’UDIENZA

Il suo arresto, avvenuto in flagranza di reato, è stato convalidato su richiesta del pubblico ministero Carlo Villani: il giudice ha disposto per il penalista la misura dei domiciliari in attesa della prossima udienza, che si terrà il 2 marzo. È successo due giorni fa, mentre il processo si è celebrato ieri nella cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. In aula il legale ha tentato di giustificarsi, ammettendo gli addebiti e dicendo di trovarsi in un momento difficile e particolare della sua vita. Oltre alla cocaina è stata recuperata anche sostanza da taglio.

IL PRECEDENTE

Il problema della droga in carcere non è una novità. Lo scorso luglio un uomo è stato arrestato per avere cercato di fare avere a un amico detenuto, anche in questo caso durante un colloquio, droga, cellulari e schede sim. Aveva nascosto i doni illegali nella suola delle scarpe, ma è stato scoperto. L’ultimo caso risale invece a fine dicembre, quando un odontotecnico della Asl in servizio nel carcere di Rebibbia è stato indagato per avere ceduto stupefacenti ai detenuti, approfittando del suo ruolo. A incastrarlo, le dichiarazioni di uno dei clienti.
Non è nemmeno la prima volta che l’avvocato Siliquini ha problemi con la giustizia. È già a processo con l’accusa di tentata estorsione: secondo gli inquirenti avrebbe aiutato una cliente a recapitare messaggi minatori a un uomo - un altro legale - che lei aveva deciso di ricattare. La donna, infatti, pretendeva una somma tra i 50mila e i 100mila euro per non rivelare alla moglie della vittima la loro relazione sentimentale. Invece di pagare, la persona offesa aveva deciso di sporgere denuncia. I fatti risalgono al 2018 e la donna è finita sul banco degli imputati. Insieme a lei, anche Siliquini, accusato di averla spalleggiata. Una ricostruzione respinta dall’imputato.

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