Roma Nord, allarme sicurezza tra furti e raggiri: raccolta firme per chiedere «più controlli»

Il promotore Claudio Martino: "Qualcuno aveva pensato a ronde notturne, chiediamo solo più attenzione"

Lunedì 31 Ottobre 2022 di Caterina Danese
Roma nord, allarme sicurezza tra furti e raggiri: raccolta firme per chiedere «più controlli»

Circa 400 firme raccolte e simbolicamente consegnate alle Forze dell’Ordine (Polizia, Carabinieri di zona) per chiedere di incentivare i controlli sul territorio di Roma nord: da Vigna Clara al Fleming, passando per Corso di Francia, fino ad arrivare a Ponte Milvio. Una lettera aperta nata sulle chat di quartiere dai nomi simbolici, ‘Sos’, ‘Sentinelle’, dove negli ultimi mesi hanno “viaggiato” sempre più frequentemente le denunce di cittadini vittime di furti e raggiri.

Gli stessi che ora chiedono maggiori presidi sul territorio, soprattutto a difesa delle categorie più fragili: gli anziani soli. Come la signora Vincenza, 78 anni, che qualche settimana fa è caduta nella trappola di alcuni malviventi che hanno tentato di farsi consegnare un’ingente somma di denaro in contanti. Fortunatamente invano.

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«Tutto è partito da una telefonata», racconta Claudia, la figlia dell’anziana. «Il ragazzo la chiamava nonna, - prosegue - diceva di essere raffreddato. Il giovane sosteneva che nel giro di una ventina di minuti sarebbe arrivato un corriere che doveva consegnare per conto del padre merce importante ma che, tuttavia, doveva ancora essere pagata». E neanche poco: 4 mila euro in contanti. La signora, pur non essendo una sprovveduta, si fida. Nel tentativo di mettere insieme la cifra fa capire al truffatore che avrebbe dovuto contattare la figlia. «E’ proprio a quel punto che il ragazzo si agita, - racconta Claudia – non voleva assolutamente che intervenissero altre persone». I malviventi decidono quindi di abbassare la posta: chiedono mille euro di acconto. Il telefono squilla più volte nel giro di pochi minuti. A chiamare è anche il finto corriere, che chiede l’indirizzo dell’abitazione. «Per fortuna – conclude la figlia dell’anziana – alla fine il giovane si è tradito ostentando un dialetto meridionale». La disavventura si conclude con un esposto contro ignoti presentato al commissariato di Polizia di Ponte Milvio.

Ma quello della signora Vincenza non è un caso isolato. «È solo l’ennesimo tentativo di raggiro a danno di anziani, tra quelli che hanno fatto scattare la nostra mobilitazione», spiega Claudio Martino, promotore della raccolta firme. «Abbiamo bisogno di maggiore attenzione, - prosegue – in questi quartieri ci sono pochissimi controlli, non solo di notte ma anche di giorno. Inizialmente qualcuno ha anche proposto in chat di organizzare delle ronde notturne. Poi, per fortuna, si è preferito raccogliere le firme perché non ci si può assolutamente sostituire alle Forze dell’Ordine a cui, però, chiediamo di assicurare una presenza massiccia e costante sul territorio».

Ultimo aggiornamento: 13:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA