Una voragine rattoppata alla meglio, lasciando un avvallamento sull’asfalto sformato, proprio vicino al punto in cui Leonardo Lamma, 19 anni, avrebbe perso il controllo della sua moto, una Ktm Duke, finendo contro il cordolo in cemento che separa le due corsie di Corso Francia e cadendo poi a terra.
È domenica 27 marzo, quando su Corso Francia, all’altezza del civico 159, si apre una voragine nell’asfalto. La carreggiata viene parzialmente chiusa e i lavori di ripristino durano qualche giorno. Il 7 aprile, verso le 17,00, il diciannovenne, studente di medicina, perde il controllo della moto - un Ktm Duke - e finisce contro lo spartitraffico. Il consulente che nei prossimi giorni verrà nominato dalla Procura dovrà stabilire se il ragazzo stesse correndo, se il “rattoppo” presente sulla strada possa avergli fatto perdere stabilità e se nell’incidente sia coinvolto anche un altro veicolo, dato che, per il momento, sembra essere stato escluso dagli inquirenti. Sull’asfalto, infatti, non sarebbero stati rilevati segni di frenate. «Da un primo sopralluogo sembra esserci stata un’alterazione dello stato dei luoghi - ha dichiarato l’avvocato De Fazi - con la riparazione di un avvallamento effettuata subito dopo il sinistro. Vogliamo che venga ricostruita la verità».
UNA TRAGICA COINCIDENZA
Una tragedia che per un’assurda fatalità ha riacuito anche il dolore dei genitori di Gaia e Camilla. E non solo perché Leonardo è morto poche centinaia di metri prima del punto in cui le due ragazze vennero investiste a dicembre 2019 ma perché Leonardo le conosceva bene. Era uno dei migliori amici di Edoardo, il ragazzo di Gaia. E a rivelare un particolare che fa gelare il sangue è Gabriella Saracino, la mamma di Gaia: «Leonardo era uno dei due ragazzi con cui Gaia e Camilla erano andate in pizzeria il 21 dicembre». Già, proprio quella maledetta sera.