Marra, le intercettazioni: «Il braccio destro della Raggi e Romeo anticipavano le nomine»

Lunedì 19 Dicembre 2016 di Valentina Errante
Marra, le intercettazioni: «Il braccio destro della Raggi e Romeo anticipavano le nomine»
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ROMA Raffaele Marra e Salvatore Romeo, i due fedelissimi di Virginia Raggi, avevano paura di parlare al telefono. Anche quando tra loro discutevano delle nomine al Comune di Roma e degli umori interni al Movimento, rinviavano tutto agli incontri de visu. E così i carabinieri del nucleo Investigativo di Roma hanno piazzato le microspie anche nell'auto dell'ex braccio destro della Raggi, arrestato venerdì per corruzione, ipotizzando di potere captare elementi utili alle indagini.
Qualche cosa salta fuori, tra i mille omissis contenuti negli atti di questa inchiesta ancora in corso. Dalle pagine depositate dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Barbara Zuin emerge come Marra e Romeo discutessero degli incarichi in Campidoglio.

IL RUOLO
Il ruolo di primissimo piano di Marra in Campidoglio è stato ribadito venerdì a verbale da Rodolfo Murra, ex numero uno dell'Avvocatura comunale non riconfermato nell'incarico dopo avere dato parere negativo alla nomina di Romeo a capo staff del sindaco.
È il fronte più rovente dei guai giudiziari che sembrano travolgere la giunta Raggi: quello delle nomine, un fascicolo ancora senza ipotesi di reato che potrebbe subire un'accelerazione in tempi brevissimi coinvolgendo lo stesso sindaco. La polizia ha acquisito giovedì tutti gli atti in Comune.

LE INTERCETTAZIONI
Lo scorso 25 ottobre è Romeo a chiamare Marra. Annotano i carabinieri del nucleo Investigativo: «Salvatore dice che ha visto Serra (Giovanni Serra, dipendente del Comune ndr) e che Virginia lo vorrebbe utilizzare come incarico al Comune, oltre che come responsabile Punti verdi qualità. Serra vorrebbe fare il segretario generale».
Marra è contrario, risponde che Serra non ha lo spessore per l'incarico. Romeo dice però che «trasversalmente starebbe vicino al sindaco». Dopo pochi giorni, il 9 novembre un'ordinanza della Raggi affida tra le altre nomine a Serra la Direzione dei Punti verde. L'unico incarico affidato a Serra. Nella stessa conversazione Romeo parla di altre nomine interne, Marra lo ferma: «Di queste - dice - bisogna parlarne di persona, non al telefono».

L'INCONTRO
Romeo continua: vuole dare i nomi di alcuni dirigenti di cui bisogna discutere la posizione. Marra non vuole saperli per telefono, si vedranno di persona per discutere dell'argomento.
È il 31 ottobre, il giorno della nomina di Massimo Colomban, già allora, come ieri, designato assessore alle Partecipate da Casaleggio nella giunta Raggi, dopo la crisi dovuta alle dimissioni di Marcello Minenna. Romeo dice «che ha notato Virginia molto forte e molto incazzata», aggiunge che non si aspettava «la non reazione di Colomban». Marra spiega: «È stato lui ad andare da Grillo» e aggiunge che un giorno gli racconterà tutto. Ma a questo punto è Romeo a suggerire al suo interlocutore di evitare le conversazioni telefoniche.
LA SETTIMANA
Potrebbe essere la settimana più difficile per il Campidoglio: il fuoco di fila politico e quello giudiziario. Domani Raffaele Marra e l'immobiliarista Sergio Scarpellini, arrestati venerdì per corruzione, si presenteranno davanti al gip.
Mercoledì, invece, toccherà a Paola Muraro, l'ex assessore all'Ambiente che ha lasciato l'incarico quando la notizia dell'invito a comparire è comparsa sui giornali, presentarsi in procura per rispondere alle domande del pm Alberto Galanti che l'accusa di violazione delle norme ambientali. Ma l'incubo più grande per il sindaco è atteso riguarda il terzo fascicolo, quello sulle nomine dei suoi collaboratori più stretti.

IL COINVOLGIMENTO
Un'inchiesta che potrebbe coinvolgere direttamente Virginia Raggi, facendo saltare il precarissimo equilibrio della giunta. E proprio mercoledì arriverà la decisione di Anac sulla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, a numero uno del Turismo.
Un incarico del quale la Raggi si è assunta in toto la responsabilità, a fronte dei rilievi sul conflitto di interesse contestati, dall'autorità Anticorruzione, al suo ex braccio destro, già capo del personale al momento della nomina. Una circostanza che, dopo le parole di Murra sul ruolo di primo piano di Marra nelle decisioni assunte dal primo cittadino, compromette la posizione del sindaco.
Il fascicolo riguarda anche gli incarichi a Salvatore Romeo e Paola Muraro, tutti contratti dichiarati illegittimi da Anac e all'esame dei pm di Roma.
 

Ultimo aggiornamento: 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA