La Procura ora indaga per morte o lesioni come conseguenza di altro delitto nel caso di madre e figlia trovate morte, giovedì pomeriggio, nel loro appartamento di via Giulio Salvatori a Monte Mario. Un'ipotesi di reato che consentirà agli inquirenti di procedere con tutti gli accertamenti necessari per fare luce sulla vicenda contornata dalla macabra presenza di riti esoterici e magia nera evocati dal sedicente sciamano Shekhinà Shekhinà, al secolo Paolo Rosafio, pugliese, ex convivente della vittima più giovane. L'uomo, che aveva lasciato la donna e la Capitale prima di Natale, rintracciato a Lecce, sarà ascoltato dagli investigatori come persona informata sui fatti la prossima settimana. Elena Bruselles aveva 83 anni ed era malata da tempo di Alzheimer. Il suo corpo è stato rinvenuto sul letto, praticamente mummificato, mentre quello della figlia, Luana Costantini, 54 anni, era in un'altra stanza.
LO SCENARIO
IL RACCONTO
Raggiunto al telefono parla del dramma. «Laura non mi rispondeva da giorni, ho provato a chiamare le sue amiche, alcuni vicini ma niente, e adesso ci sto proprio male», racconta. Non nega la sua passione per lo spiritismo, né la sua relazione con l'ex operatrice del Santa Maria della Pietà. «Quando sono partito per tornare dalla mia famiglia, le avevo lasciato anche dei soldi per la ricarica del cellulare, poi non l'ho più sentita, non mi rispondeva ai messaggi, né su Whatsapp né su Messenger». Lo sciamano si definisce uno spiritualista e ripercorre l'inizio della relazione con la donna: «Ci siamo conosciuti su Facebook due anni e mezzo fa, ci siamo piaciuti, poi io le ho chiesto se ci volessimo incontrare e così abbiamo fatto, lei è venuta in Puglia è stata qui dieci giorni, siamo stati insieme poi per via della madre che doveva accudire, ho deciso di trasferirmi io per un po' da lei». L'uomo (che a Roma ha la residenza) per via di diversi incidenti stradali, non lavora, e percepisce una pensione di invalidità. Il 27 dicembre Rosafio è sceso in Puglia. «Ci siamo sentiti a Capodanno per gli auguri, dopo è sparita». Possibile che non si fosse preoccupato? Assicura di sì: «Certo, ma non potevo salire perché ho avuto un forte attacco epilettico. È venuta l'ambulanza a casa e mi hanno prescritto analisi e riposo assoluto». Il suo Cubytrix promuove un «nuovo modello di vita», qualcuno parla di particolari sedute spiritiche per richiamare i morti, una si sarebbe svolta in via Salvatori la notte di Halloween.
Ma lui nega: «Nessuna seduta né richiami a defunti, io studio molto ma non pratico, sono consigliere spirituale per passione. Per Cubytrix faccio dirette e do consiglio alle persone, anche perché non posso lavorare soprattutto manualmente». L'uomo sostiene di avere fatto delle segnalazioni, «avrei chiamato le forze dell'ordine». E sull'ipotesi che Luana possa essersi uccisa dopo la perdita della madre e il suo allontanamento lui taglia corto: «Non so cosa dire, era andata in visita da un neurologo per una depressione, era titubante anche nei miei confronti. Quando sono andato via, ci siamo dati un bacio e le ho detto vedi che torno e lei mi ha risposto dispiaciuta di non potere venire per mamma. Io sarei risalito dopo la Befana se non mi fossi sentito male ma poi ecco quello che è successo, io l'ho scoperto dai giornali non riesco a crederci».
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