RIETI - Una sentenza personale ma anche di collettivo interesse per Rieti e per il Terminillo. La condanna a 18 mesi inflitta al gestore della «Società funivia», Flavio Formichetti e al capo servizio Michele Prevostini (6 mesi) per la morte dello sciatore 44enne Giovanni Giraldi, va inevitabilmente a segnare un marcato spartiacque sul futuro della gestione degli impianti e delle piste da sci.
Ecco cosa cambierà: dalla sicurezza alla segnaletica, dalla classificazione delle piste alla messa a norma di alcune criticità rilevate lungo i 26 chilometri totali di piste, fino all’applicazione del vigente Regolamento regionale nonché l’esatta individuazione di piste d’allenamento, raccordi e skiweg.
Lo spiega nel dettaglio l'esperto in materia, l'avvocato Francesco Persio.
L'ARTICOLO COMPLETO NELL'EDIZIONE
DI RIETI DE IL MESSAGGERO
IN EDICOLA OGGI, SABATO 20 LUGLIO
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ecco cosa cambierà: dalla sicurezza alla segnaletica, dalla classificazione delle piste alla messa a norma di alcune criticità rilevate lungo i 26 chilometri totali di piste, fino all’applicazione del vigente Regolamento regionale nonché l’esatta individuazione di piste d’allenamento, raccordi e skiweg.
Lo spiega nel dettaglio l'esperto in materia, l'avvocato Francesco Persio.
L'ARTICOLO COMPLETO NELL'EDIZIONE
DI RIETI DE IL MESSAGGERO
IN EDICOLA OGGI, SABATO 20 LUGLIO