RIETI - Dopo il campanello d’allarme suonato la scorsa settimana con alcuni casi di contagio, nei giorni successivi anche qualche altro tampone si è poi rivelato positivo al Terminillo, ma in un numero che al momento non lascia temere il rischio della nascita di un focolaio locale.
Stop alle attività. Da oggi, dunque, con l’ingresso in zona rossa resterà tutto chiuso, scuola sci e relativo noleggio delle attrezzature, mentre Terminillo (dove non mancano servizi essenziali come mercato, farmacia e rivendita di giornali e tabacchi) si appresta ad essere una potenziale meta da raggiungere per chi possiede una seconda casa: «Per noi, sostanzialmente, la stagione non è mai cominciata – osserva sconsolato il direttore della “Scuola Sci Terminillo”, Simone Munalli (foto) – Abbiamo ancora qualche lezione di sci alpinismo prenotata fino a dopo il 6 aprile, ma il prossimo inverno dovremo innanzitutto capire quali saranno le decisioni in merito all’apertura degli impianti: e se dovesse essere possibile poter tornare a praticare lo sci di discesa. E’ chiaro che le ciaspolate e lo sci alpinismo che quest’anno hanno monopolizzato l’attenzione rischiano di passare in secondo piano, per cui valuteremo anche se e quanto potenziare questi due comparti che ora sono invece tornati alla ribalta».
L'aspetto positivo. Munalli resta però fiducioso nei confronti del futuro: «L’aspetto più positivo di un periodo così fuori dal normale come quello che abbiamo vissuto, è stato la scoperta o riscoperta del Terminillo da parte di tante persone che non erano mai state qui o sono tornate dopo anni, rimanendo colpite dalle nostre bellezze – conclude - In questo senso, il prossimo anno dovremo farci trovare pronti per rafforzare le loro aspettative. Nonostante tutto, il Covid è stata un’occasione per farci riscoprire come montagna: cogliamo questa opportunità».
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