RIETI - A grido di «Non chiusa, ma sicura» è cominciata in piazza Vittorio Emanuele II, a Rieti, la protesta degli studente delle scuole superiori del capoluogo contro il rientro in classe al 50 per cento della presenza nel secondo giorno di zona arancione per il Lazio, con i contagi in aumento, e per contestare il doppio orario di ingresso e uscita.
Gli studenti avrebbero voluto essere ricevuti in Prefettura per discutere delle loro problematiche.
Il comunicato degli studenti
Questa mattina circa 40 studenti erano in Piazza Vittorio Emanuele II per manifestare, nel rispetto delle normative anti-covid, in opposizione al rientro forzato alla didattica in presenza imposto quest’oggi e per segnalare la scarsezza di provvedimenti volti a risolvere il problema dei trasporti e degli orari scaglionati.
Diversi gli interventi anche da parte dei Rappresentanti dell’Istituto di Istruzione Superiore Celestino Rosatelli, Liceo Scientifico Carlo Jucci e Istituto Magistrale Elena Principessa di Napoli
«Tuttavia – dichiara Alessandro Palomba, Rappresentante d’Istituto del Liceo Scientifico Carlo Jucci – la Prefettura non ha ricevuto alcun delegato degli studenti, quindi chiederemo ufficialmente un incontro nei prossimi giorni perché ad oggi non ci sono le condizioni per ritornare a scuola e perché nessuno studente può essere lasciato indietro in un momento del genere».