Reatino corre fino al fronte della guerra in Ucraina per salvare quattro bambini

Venerdì 11 Marzo 2022 di Emanuele Laurenzi
Reatino corre fino al fronte della guerra in Ucraina per salvare quattro bambini

RIETI - Una corsa fino al fronte per strappare alla guerra quattro bambini. Oltre 3600 chilometri percorsi in meno di due giorni, da Rieti a Przemysl e ritorno, portando al confine con l’Ucraina un carico di medicinali e speranza, per poi riscendere in Sabina con quattro creature che hanno il diritto di vivere lontano dalle bombe e dalla distruzione. «Quando abbiamo visto i bambini terrorizzati dalla sirena di allarme durante una videochiamata, abbiamo capito che non potevamo più aspettare»: è così che Roberto Cipriani inizia il racconto di un lunghissimo fine settimana vissuto con il cuore in gola, guidando fino al confine tra Polonia e Ucraina per arrivare in uno dei famosi corridoi umanitari.

«La mia compagna Lyuba Kravets è Ucraina – spiega Cipriani – e vive a Rieti da tempo.

Nel suo paese c’è la madre di 74 anni, il figlio di 26, le sorelle i fratelli e quattro nipoti. Quando la situazione è degenerata abbiamo capito che non potevamo aspettare ancora e abbiamo deciso di partire».

La sirena e le urla. La compagna di Cipriani è in provincia da oltre vent’anni, è molto conosciuta ed apprezzata. Insegna ginnastica nella società “Forza e libertà” e ha lavorato nella zona di Santa Rufina. «Quell’ultima videochiamata con i familiari – spiega Cipriani – è stata decisiva. In poche ore abbiamo deciso di partire e Ljuba ha trovato aiuto anche dalle mamme delle ragazze che allena. Il sindaco di Cittaducale, Leonardo Ranalli, che ringrazio, ci è stato da subito vicino, ci ha sostenuto e mi ha aiutato anche ad organizzarmi con il lavoro». Cipriani è entrato in contatto con la mensa di Santa Chiara e con la casa di riposo Santa Lucia, dove ha raccolto farmaci che ha portato fino al confine tra Polonia e Ucraina.

Gara di solidarietà. «Avevamo tante cose da portare – dice Cipriani – e sapevamo che dovevamo tornare indietro con almeno sei persone. Ci serviva un pulmino e qui ho trovato un’altra persona fantastica: Claudio Talocci di "Guidami" mi ha messo a disposizione gratuitamente un mezzo che, altrimenti, sarebbe costato oltre mille euro. Oltre a lui devo dire grazie a Stefania Marignetti della Mensa di Santa Chiara e a Fausta Tomaselli e Tiziana Segna che ci hanno aiutato in tutte le fasi dell’organizzazione». Con il carico di medicine, Cipriani e la sua compagna sono arrivati fino alla città di Przemysl, dove si sono incontrati con un pulmino che arrivava da Leopoli portando le due nipoti di Lyuba e i loro quattro figli piccoli, tra cui un neonato di quattro mesi.

«Abbiamo lasciato a lui le medicine – dice Cipriani – e le donne con i bambini sono saliti con noi. Il figlio di Lyuba è dovuto restare in Ucraina, pronto a combattere, mentre la madre non ha voluto abbandonare la casa». A quel punto il pulmino è tornato indietro riportando tutti a Rieti. «Ora siamo in otto a casa mia – conclude Cipriani – è stata dura, ma è bellissimo averli messi in salvo. Non pensiamo a come vivremo o a quel che faremo. Per ora sono qui e sono salvi e continua la gara di solidarietà tra reatini e gli amici di Santa Rufina che ci aiutano, oltre al sostegno dell’as

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA