Rieti, incidente mortale sulla Salaria: due comunità piangono la scomparsa di "Maurone"

Sabato 15 Aprile 2023 di Sabrina Vecchi
Mauro Fabrizi

RIETI - Lo chiamavano “Maurone” per via della corporatura robusta, l’amico di tutti Mauro Fabrizi, 63 anni, morto ieri in un violentissimo incidente frontale sulla Salaria, all’altezza di Poggio San Lorenzo. Mauro, titolare dell’antinfortunistica “Punto Secur” di via Matteotti, era conosciutissimo sia nel capoluogo che in Sabina, dove aveva mantenuto la casa d’origine di Oliveto di Torricella. 
Apprensione nella zona del Palazzo della Provincia tra negozianti e residenti, dopo le prime notizie sull’incidente. Mauro e il suo dipendente - trasportato in eliambulanza al Gemelli in condizioni molto gravi - erano partiti intorno alle 8 con il furgoncino aziendale alla volta di Roma, dove si recavano spesso per lavoro, e al momento dello scontro con l’altro veicolo stavano tornando a Rieti. Telefonate a vuoto ai due cellulari, sia da parte degli amici che dei parenti, fino alla notizia. Senza parole i commercianti della via. Il tappezziere e il barista lavorano a testa bassa, con tutta la discrezione possibile: «Non riusciamo a crederci. Lo abbiamo visto stamattina, come sempre, mentre faceva colazione con noi. Era un compagnone, un tipo generoso, gioviale. Ci siamo dati appuntamento per la mattina dopo, anche se di sabato era chiuso lui veniva lo stesso prima di andare in campagna, per fare due chiacchiere». Mauro, che lascia la moglie e due figlie, risiedeva a Santa Rufina di Cittaducale con la famiglia ormai da anni: «Un cittadino modello, onesto, leale e solare», commenta il sindaco di Cittaducale Leonardo Ranalli. «Un grandissimo lavoratore - aggiunge - che ha sempre messo gli altri davanti a tutto, era disponibile ad ogni ora. Perdiamo un amico, un professionista e una persona speciale, una notizia che ci ha lasciati senza parole». Mauro Fabrizi era noto in città anche per il suo impegno nella storica compagnia teatrale vernacolare Sipario Aperto, all’interno della quale la notizia è rimbalzata con sgomento: «Siamo addolorati. Era una persona precisa in tutto quello che faceva, uno che metteva pace, serenità». I piccoli capannelli di persone arrivati davanti al suo negozio con l’insegna bianca e rossa sono sconvolti per la sua morte e per le condizioni critiche del collega, seduto sul sedile del passeggero: «A volte guidavano alternativamente, ma eravamo sicuri che si fosse messo lui al volante del furgoncino per andare a Roma. Non gli piaceva stare seduto dall’altra parte, era un amante della guida, anche se a volte lo prendevamo in giro perché andava troppo piano». Una prudenza che purtroppo non è servita. 
Sgomento anche a Torricella, dove l’uomo era nato e cresciuto. «Un amico di tutti, un amico vero che lascia un vuoto enorme», dice il sindaco Floriana Broccoletti.
 

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