Mompeo, scavi archeologici: oggi l'Open day

Sabato 6 Agosto 2022 di Samuele Annibaldi
Mompeo

RIETI - Lo scorso 2 agosto ha avuto inizio una nuova campagna di indagini archeologiche presso la villa romana in località Monte a Mompeo da parte di un gruppo di studenti francesi provenienti dall’Université de Lorraine- HisCAnt-MA di Nancy.

Queste nuove indagini, volute e supportate dal sindaco di Mompeo Michela Cortigiani, dalla sua amministrazione comunale e dall’azienda agricola Stefano Fassone, costituiscono la prosecuzione di ricerche condotte in precedenza sul sito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti, sotto la direzione di. Alessandro Betori. Sempre in collaborazione con la Soprintendenza (Abap per l'Area metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti) le indagini vedono coinvolta un’équipe di studenti e laureandi dell’Université de Lorraine, sotto la direzione scientifica di Elisabetta Interdonato (Professoressa ordinaria di Archeologia Mediterranea, Université de Lorraine), coadiuvata da Federico Giletti (co-responsabile delle attività sul campo), oltre che la partecipazione di specialisti dell’Istituto di Scienze per il Patrimonio Culturale- Consiglio Nazionale delle Ricerche. Le nuove ricerche sono finalizzate a chiarire cronologia e aspetti strutturali e organizzativi del vasto complesso, articolato secondo un sistema terrazzato fondato su un’imponente rete di criptoportici e caratterizzato dalla presenza di un importante sistema di adduzione idrica e di ambienti con pavimenti musivi. Sarà anche possibile visitare il sito e assistere alle operazioni di scavo in occasione dell’Open day organizzato per oggi pomeriggio alle ore 17.30. Come è noto sulle colline di Mompeo, relativamente vicine all’Urbe, sorsero con il tempo le dimore campestri di romani abbienti. Gli avanzi dei monumenti che ancora si vedono testimoniano l’antica esistenza di ville più o meno importanti delle quali non altro resta se non quella parte cui i romani annettevano la maggiore importanza, cioè le conserve d’acqua, gli acquedotti e i locali da bagno. A chi appartenessero queste ville è oscuro. Resta il fatto che gli scavi stanno restituendo pezzi importanti di antiche civiltà con la Storia che parla di insediamenti e costruzioni. Sarà interessante proprio nell’open day di oggi, approfondire e fare domande per cercare una connessione di quanto riemerso finora con quello che già si conosce ed è noto, capendo magari le correlazioni con altre situazioni rinvenute sui territori.

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