RIETI - Al Festival internazionale di Noto ha già incassato la menzione speciale, poi ha ricevuto la segnalazione per il Cilento Film Festival e a fine mese conoscerà l’esito della valutazione della giuria anche dell’Equilibrium Cinefest 2022, terza segnalazione nel giro di poche settimane.
L'esordio. Così, i venti minuti di film interamente ambientati a Rieti si trasformano in opera prima e di formazione per Barnaba, classe 1990, un curriculum attoriale che comincia a 16 anni a Rieti insieme al teatro di Giovanni Leuratti, che prosegue per tre anni a Roma con la scuola di recitazione “Fondamenta” e che, tra le ultime partecipazioni in ordine di tempo, annovera anche quelle con Paola Cortellesi e Antonio Albanese in “Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto” ed “Era ora” insieme a Edoardo Leo, ultima fatica in uscita del regista Alessandro Aronadio. Oltre a Quartullo, nel cast Barnaba ha voluto accanto a sé anche il nipote Federico Bonafaccia («Rispecchiava la mia somiglianza da piccolo») e le due attrici reatine Pascal Saccone e Desirèe Proietti: «Dopo l’esperienza in teatro e al cinema, ho sentito l’esigenza di narrare una storia che raccogliesse anche il mio vissuto personale - racconta Bonafaccia. - Essendo il mio esordio avevo un budget limitato e ho scelto il corto, ma anche se avessi avuto a disposizione una cifra più alta non avrei scelto di realizzare subito un film: il corto mi ha permesso di fare un passo alla volta e capire meglio come funziona il cinema dietro la macchina da presa». Nel viaggio spirituale di riconciliazione tra padre e figlio, girato in una settimana nel maggio 2021 lottando contro pioggia e fango, i paesaggi si dividono spesso fra la Foresta e la Piana, spaziano in città - come il campo da rugby di viale Fassini, teatro di una rissa - immortalati dalla troupe di amici professionisti voluti al suo fianco da Barnaba («Insieme a Quartullo, tutte persone con più esperienza di me, per poter imparare direttamente sul campo»). Il sogno di una vita, per adesso? «Dirigere un vero film, ambientato interamente a Rieti». E la strada da attore? «Certo che continua». D’altronde, insieme a quella da regista, è appena cominciata.