Rieti, coronavirus, Cisl contro Asl:
«Tamponi agli operatori in modo
sporadico e approssimativo»

Mercoledì 1 Aprile 2020
Rieti, coronavirus, Cisl contro Asl: «Tamponi agli operatori in modo sporadico e approssimativo»

RIETI - «Con una zona rossa nel territorio e la pandemia in corso è inaccetaaile che la sorveglianza sanitaria sul personale della Asl di Rieti sia efetuata in modo sporadico e approssimativo La prima linea dell’emergenza va difesa e tutelata», Così, in una nota, la Cisl Fp del Lazio esprime preoccupazione per la sicurezza degli operatori sanitari dell’azienda reatna e chiede che siano eseguiti «tamponi a tappeto su tutte le lavoratrici e i lavoratori impegnati in questo enorme sforzo per la salute della comunità».

«Abbiamo chiesto formalmente all’Asl Rieti di conoscere il numero dei dipendenti positvi al coronavirus, per dare certezza a chi lavora e circoscrivere le fonte di contagio, ma dall’amministrazione nessuna risposta - spiega la nota - Gli infermieri, i tecnici, le ostetriche, il personale amministratvo e di assistenza stanno dando il massimo, lavorando in condizioni difficilissime e in carenza di personale e di strumenti, a partire dai dispositvi di protezione individuale. Non possiamo permettere che al sacrificio si aggiunga la paura».

«I test diagnostci sul personale sono ancora pochi, tanto che al momento riguardano solo coloro che hanno avuto contatti diretti con i pazienti positivo, ma la virulenza del contagio non si ferma a questa possibilità: i tamponi vanno fatti a tutti, iniziando dal personale sanitario - rimarca la federazione di categoria - A nulla valgono le scuse, quando è possiaile utlizzare a questo scopo i laboratori di analisi dell’ospedale di Rieti»

«Per questo chiediamo alla Regione e alla Asl di procedere immediatamente con i test - conclude la Cisl Fp Lazio - La prevenzione e la sicurezza di pazienti e operatori va garantita».

Ultimo aggiornamento: 20:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA